Matri, le 4 fasi per riprendere la medicina e spazzar via voci che…

Non riesce ancora a conquistare un senso pieno la stagione di Matri, la prima nel “nuovo” (e più debole) Milan dopo un’intera trafila in rossonero (nel complesso, più di 10 anni). Un serio appannamento in fase realizzativa e la sensazione dominante che ad oggi non si trovi al meglio nello scacchiere di Allegri, che lo ha chiesto ed ottenuto nello scorso mercato fidandosi, forse troppo. Trattasi di investimento pesante, quindi atteso e sotto i riflettori, ma da valutare non solo nel breve ma soprattutto nel lungo periodo. 1 gol (ininfluente a Parma) in 842 minuti, un graffio ogni 10 sfide come media, è però un bottino povero ed allarmante. Non da Matri, che può e deve fare di più, nonostante impegno, serietà e professionalità messi in campo fino ad ora, che non bastano per sopperire alla “medicina” più buona per un attaccante: la gioia di segnare.

La sosta di Natale è vicina, menomale dirà qualche rossonero, giocatore e tifoso, visto il momento di crisi (non proprio alle spalle): non per Matri, che dovrà sfruttare al massimo il mese di dicembre. Livorno, Ajax, Roma ed Inter, 4 tappe da non perdere per metterci la firma e provare a fare e farsi un regalo sotto l’albero. Come il nome del recente, ma di origine “ancelottiana”, modulo adottato dai rossoneri, il primo passo verso il 4-2-3-1 che ha in mente Allegri, che ovviamente toglie più spazio ad una punta di “peso” come il “Mitra”, diverso da Balotelli, nel bene o nel male una garanzia tecnica unica, ma comunque una sua riserva. Non solo, da gennaio il rientro di Pazzini sarà un grosso problema in più, per un attaccante in questo caso sì simile e con più esperienza e sintonia nel Diavolo attuale, in sostanza quello dell’anno scorso.

Matri ha dalla sua una costanza di rendimento eccezionale, fisicamente sta bene da anni e anche nel Milan è sempre stato e rimasto a disposizione. Manca il resto, l’aspetto decisivo. Ma il traguardo non è lontano né così impervio da raggiungere, servirà il sacrificio di prima e più animo e convinzione. Per spazzare via le poche ma fondate voci che parlano di un suo possibile addio in inverno e per mandare dei messaggi azzurri anche a Prandelli, in vista del Mondiale in Brasile.

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