Lunedì da leoni: Nyon, San Siro e un compleanno al cardiopalmo

Fabrizio Villa collabora con SpazioMilan.it da settembre 2011, dopo esser stato realizzatore nel 2010 per Sky Sport. È allenatore, con esperienze nei settori giovanili della Pro Sesto dal 2006 al 2010 e del Crescenzago nel 2011.

I tifosi rossoneri hanno iniziato a trattenere il fiato mercoledì sera, quando l’arbitro Webb ha estratto il rosso diretto a Montolivo, riattivando l’apparato respiratorio solo ieri all’ora di pranzo, dopo i sorteggi di Nyon. Un’apnea durata giorni, colma di ansie e insicurezze. Poi però, l’urna spesso beffarda ci ha riservato l’Atletico Madrid e un pur piccolo sospiro di sollievo l’abbiamo tirato tutti.

Occorre comunque preoccuparsi, ma preoccuparsi il giusto. Affronteremo una Squadra con la S maiuscola è vero, ma non una corazzata inattaccabile come Real Madrid o Bayern Monaco. In una stagione così delicata, il solo pensiero di non sentirsi eliminati a priori, è di per sé apprezzabile.

Tuttavia i numeri che hanno messo insieme fino ad oggi i Colchoneros, sono straordinari: 43 punti, con 14 vittorie, un pareggio e una sconfitta nella Liga, con 41 gol realizzati e solo 9 subiti. Primi in coabitazione con il Barcellona in campionato, hanno saputo chiudere in testa con largo anticipo anche il loro gruppo di Champions League, sbarazzandosi piuttosto facilmente di Porto, Zenit San Pietroburgo e Austria Vienna.

Allenati da l’ex interista Cholo Simeone, praticano un calcio molto dinamico e tecnico, caratteristiche che il Diavolo soffre dannatamente. Hanno un reparto offensivo di primissimo livello con David Villa e Diego Costa, ma è la qualità del loro centrocampo a fare davvero la differenza.

I grandi palleggiatori ci mettono in crisi. Anche ieri sera a San Siro con la Roma, i fraseggi stretti e i rapidi cambi gioco ci hanno messo in crisi. Non riusciamo a compattare i reparti in fase di non possesso e paradossalmente la colpa di tutto ciò è riconducibile spesso alla nostra incapacità di attaccare coi tempi giusti. Le azioni diventano lente e prevedibili, generando talvolta palle perse sanguinose.

Con i giallorossi il cuore ci ha permesso di raggiungere un pareggio in una partita a tratti spettacolare. Ma giocare sempre sui nervi alla lunga può diventare deleterio. È banale, ma svolteremo solo quando troveremo il benedetto equilibrio.

Twitter: @fabryvilla84

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