Seedorf e quelle lacrime… che tradiscono il possibile “ritorno”

Piermaurizio Di Rienzo è giornalista professionista e coordinatore dei contenuti di SpazioMilan.it dal 2012. Dopo quasi dieci anni di redazioni (Il Giornale, Leggo, Libero, Radio Lombardia e Sole24Ore), dal 2011 si occupa di comunicazione di manifestazioni fieristiche. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” su Radio Reporter.

Ci sono gesti che non possono essere derubricati nell’alveo della casualità o dell’impulsività. E’ il caso delle lacrime di Clarence Seedorf durante l’ultima giornata del campionato brasiliano. L’olandese, a segno nel 3-0 al Criciuma, ha contribuito in maniera decisiva per portare il Botafogo alla prossima Copa Libertadores. Il suo pianto suona come un addio. E per l’ex rossonero questa parola riporta subito alla mente il Milan.

Molto, se non tutto, dipenderà dalla partita di questa sera. Se l’undici di Allegri dovesse centrare la qualificazione agli ottavi di Champions League, allora il posto dell’allenatore resterebbe al sicuro. Diversamente, proprio dopo una eventuale beffa dell’Ajax, il buon Clarence potrebbe approdare subito a Milanello. L’eventualità non è poi così remota, nonostante le parole di Seedorf dopo il pianto di qualche giorno fa: “Ogni volta che termina una stagione c’è la possibilità di cambiare e trasferirsi da qualche altra parte. Io ho un contratto con il Botafogo fino al 2014″. Frasi di circostanza che lasciano aperta più di una porta. Insomma, se arrivasse una chiamata di Silvio Berlusconi il biglietto aereo da Rio de Janeiro a Milano sarebbe solo una formalità.

Ma in giornate come quella di oggi è meglio non fasciarsi la testa troppo in fretta. Il Milan deve vincere e possibilmente convincere. Di fronte ci sono i giovani Lancieri di Amsterdam. Giovani come lo era ad agosto il PSV Eindhoven. La storia si ripete e il nuovo crocevia della stagione milanista parla ancora una volta olandese. Come Seedorf, del resto.

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