Petagna: “So di dovermi sudare ogni minuto di gioco, ma sto imparando molto. A gennaio…”

Negli ultimi giorni di mercato, in concomitanza con l’arrivo in rossonero di Alessandro Matri, Andrea Petagna è stato ceduto in prestito alla Sampdoria, ma nè con Delio Rossi, nè con Sinisa Mihajlovic il nativo di Trieste ha trovato molto spazio, tanto che sono state solo quattro sinora le sue apparizioni con la maglia blucerchiata, tutte per pochi spezzoni di gara. Il giovane prodotto del vivaio rossonero potrebbe avere questa sera la grande chance, visto che dovrebbe partire titolare contro l’Hellas Verona nella gara di Coppa Italia.

Il centravanti classe ’95 ha rilasciato qualche dichiarazione sulla sua esperienza e sul suo futuro in maglia ligure: “Per un giocatore è sempre molto importante partire dal primo minuto. A me in questa stagione non è ancora successo. Se Mihajlovic mi darà quest’opportunità, so di doverla sfruttare. Non mi aspettavo niente. Sapevo anzi di dover sudare per conquistare ogni singolo secondo di gioco. Sono il più giovane di tutta la Serie A: tantissimi ragazzi della mia età fanno fatica a giocare con le formazioni Primavera. Sono contento di esser qui e di poter frequentare dei grandi attaccanti, dai quali posso imparare molto. E sono contento anche di aver conosciuto due grandi allenatori come Rossi e Mihajlovic“.

Poi Petagna precisa la sua posizione nel prossimo mercato di gennaio: “Ripeto, sto molto bene qui e mi piacerebbe restarci. Se a gennaio dovessero arrivare cento attaccanti… se insomma capissi che non c’è più posto per me, allora valuterei altre soluzioni. Un ritorno al Milan o un prestito in qualche società di Serie B”. Una precisazione, però, è doverosa: avendo il centravanti già giocato in questa stagione gare ufficiali sia col Milan (entrò al minuto 64 della sfida di campionato contro il Verona, ndr) che con la Samp, sarebbe impossibile per lui trasferirsi altrove, vista la regola che impedisce ad un giocatore di militare con tre maglie diverse in una sola annata. L’unica possibilità, se decidesse di andare via da Genova, sarebbe quella di un ritorno al Milan, dove, però, troverebbe ancora meno spazio.

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