Ancelotti si racconta: “Avevo paura a lasciare l’Italia”. E intanto manda a Kakà un sms speciale…

La figura di Carlo Ancelotti rimarrà sempre legata al Milan. Lo impone la storia, lo racconta la quotidianità delle dichiarazioni del tecnico emiliano. E così anche il gol numero 100 di Kakà diventa l’occasione per un sms, un messaggio semplice, breve, ma dal cuore d’oro: Ancelotti ha voluto esprimere in questa maniera la sua gioia all’asso brasiliano che gli regalò una Champions nel 2007. Nell’ultima intervista rilasciata dall’allenatore del Real Madrid a XXL, il programma di approfondimento di Sport Mediaset, Carletto ha voluto raccontarsi a 360° nelle sue avventure, soprattutto estere, degli ultimi anni: “Ho avuto molta preoccupazione ad uscire dall’Italia, ma poi fortunatamente mi sono trovato molto bene ovunque”.

“L’inglese? Lo avevo studiato a scuola, – continua Ancelotti sulla lingua nei paesi esteri -, ma non è stato facile. Quando andavo all’estero in vacanza incontravo gente e provavo imbarazzo per via della lingua. Ora invece provo soddisfazione a capire, è la cosa più bella: riesci a comunicare quello che vuoi dire. Se non hai la proprietà di linguaggio non esprimi le tue arrabbiature”. Che vale sia con le persone comuni che con i propri giocatori, parola di un tecnico che ha vinto due Champions League col Milan e campionati nazionali in Italia, Inghilterra e Francia.

Infine una battuta anche sul momento culturale del nostro Paese, visto da occhi lontani: “Non vedo apertura totale, rimangono usi e culture e tradizioni impossibili da mischiare. Spagna e Italia sono vicini. La creatività dei popoli latini porterà a uscire da questo momento di crisi anche nel calcio”.

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