Essien, il “bisonte dormiglione” cresciuto ammirando Roy Keane e Yeboah

Lo chiamano “il Bisonte”, a testimoniare quanto Michael Essien sa famelico nell’attaccare gli avversari per strappargli il pallone. E’ indubbiamente uno dei mediani piĆ¹ forti al mondo, ha vinto tutto nella sua carriera ed oggi ha deciso di rimettersi in gioco al Milan con un obiettivo ben preciso in testa: il Mondiale del prossimo 2014. Dicevamo che della sua carriera sappiamo tutto, dei suoi inizi al Bastia, col trasferimento poi al Lione dove si ĆØ fatto conoscere al grande calcio, tanto che JosĆØ Mourinho non esitĆ² a staccare un assegno da circa quaranta milioni di euro per portarlo al Chelsea, dove ĆØ stato protagonista vincendoĀ vincendoĀ due Premier,Ā quattro FA CupĀ e laĀ Champions 2012.

Cerchiamo, perĆ² di conoscere il nativo di Accra nei suoi aspetti meno noti, quelli extra calcistici, molti dei quali furono portati alla luce in un intervista aĀ FourFourTwo, come ci ricorda Sportmediaset. Al mensile inglese, Essien ammise di dormire la bellezza di dodici ore al giorno, distribuite tra una decina di notte ed un paio nel pomeriggio, la classica pennichella insomma. Caratteristica che al Lione lo portĆ² a subire numerosi scherzi da parte dei compagni di squadra di allora, ma che evidentemente ci fa comprendere da dove provenga l’enorme energia che mette in campo il nazionale ghanese.

Per uno del suo ruolo, l’esempio non poteva che essere Roy Keane, straordinario mediano del Manchester United della Nazionale Irlandese. Il vero idolo di Essien, perĆ², ĆØ un suo connazionale, peraltro dal ruolo completamente opposto a quello dell ex Chelsea:Ā AnthonyĀ Yeboah, uno dei centravanti africani piĆ¹ forte della storia, che negli anni ’90 fece le fortune di Eintracht Francoforte, Leeds ed Amburgo.

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