Da top a flop, il percorso in rossonero di Nocerino

Dalle tante voci di mercato ai fatti, Antonio Nocerino è un giocatore del West Ham e sarà in prestito della squadra inglese fino a giugno. Dopo prestazioni altalenanti da inizio campionato, che rispecchiavano la confusione della squadra, si spera che cambiando ambiente il Noce ritrovi le energie e il gioco che aveva conquistato i tifosi. Il centrocampista rossonero, arrivato alla fine della sessione estiva del 2011, si era rivelato una delle sorprese di quell’anno.

Il suo passaggio dal Palermo per 500mila euro inizialmente non aveva entusiasmato e la maglia numero 22 di Kakà piangeva ancora l’addio del suo proprietario. Sostenere un tale peso non era semplice, ma Nocerino diventa ben presto uno dei pilastri della mediana rossonera. Con Ibra a fare da spartiacque, il nuovo arrivato si scopre anche uomo gol, mettendo a segno ben 11 reti tra campionato e coppe. Oltre alla tripletta rifilata al Parma sul campo di San Siro, resterà indimenticabile anche il gol agli eterni rivali del Barcellona al Camp Nou. L’addio dello svedese per il PSG sembra tuttavia togliere tutta la grinta a Nocerino, che nella stagione successiva, pur passando alla maglia numero 8 di un combattente come Gattuso, sembra l’ombra del giocatore che era stato. La corsa, i recuperi, i suggerimenti per i compagni e i suoi inserimenti in area sono tutti una brutta copia del passato. Anche lui paga un inizio stagione difficile, ma a differenza dei compagni non riesce a recuperare sul campo la determinazione che aveva. Li sostiene sempre e le sue parole piene di fiducia gli fanno onore, ma a fine stagione si pensava già a un suo possibile addio.

Da un inizio anno turbolento nel 2012 a quello disastroso che ha portato all’esonero di Allegri. Sono poche, anzi pochissime le note positive che si possono trovare in questo campionato, il Milan non è più lo stesso e nemmeno i suoi giocatori. Se qualcuno tuttavia riesce ad uscire non del tutto schiacciato dalle prestazioni deludenti della squadra, altri risentono la mancanza di un gioco e pur mettendoci sempre tanto impegno i risultati sono pochi. Adesso il Milan dovrà trovare le forze per risollevarsi, sperando di riabbracciare a giugno il Nocerino di un tempo. 

Impostazioni privacy