Da Cagliari con una convinzione, Rami può diventare un leader

Nel Milan che ha battuto il Cagliari sul filo di lana erano in campo due dei tre (fin qui) nuovi acquisti arrivati dal mercato invernale. Ma, se Honda aveva già giocato la sua prima partita dal 1′ contro il Verona, Adil Rami è stato impiegato dall’inizio per la prima volta. Lo aveva già fatto in Coppa Italia contro l’Udinese e lo Spezia ed in Serie A era entrato negli ultimi minuti nella gara contro l’Atalanta. In un reparto che continua a scricchiolare, tra infortuni e incertezze, il franco-marocchino potrebbe beneficiarne e conquistarsi un posto fisso da titolare.

La difesa, come detto, non gira ancora bene, ma Rami dopo Cagliari è una delle note liete che Clarence Seedorf si è portato a casa dal Sant’Elia. Il centrale ex Valencia ha nel fisico possente la sua peculiarità ed in campo si fa rispettare, perché è molto bravo di testa e non sembra neanche così tanto lento. Quello che piace e ha sorpreso di più gli scettici è la qualità dell’anticipo, una dote naturale (già ammirata contro l’Udinese) che per un centrale è un grosso pregio. L’apprendistato di quattro mesi a Milanello inizia a dare i suoi frutti: Atalanta e Spezia non sono state prove impeccabili, è vero, ma per ogni cosa c’è il suo tempo.

Nel complesso il nuovo numero 13 rossonero sembra avere una buona stoffa e, visto il “pacchetto” completo del reparto, può diventare un punto di riferimento per il tecnico olandese. Sulla carta e potenzialmente è il principale interprete del ruolo, più affidabile e forte degli altri, cosa che sta già iniziando a dimostrare. Ovviamente parliamo di un calciatore alle prime armi con la maglia rossonera e soprattutto per il campionato italiano che, per un difensore specialmente, è sempre molto complicato a livello tattico. C’è ancora tanto da lavorare e da dimostrare ma le ultime due prestazioni sono un buon viatico per il futuro.

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