Seedorf: “La vittoria è dedicata ai milanisti. Voglio ridare ai ragazzi la la gioia di giocare a calcio. Balo…”

Queste le prime parole da tecnico per Clarence Seedorf, dopo l’importante vittoria di questa sera contro il Verona a San Siro. Le dichiarazioni raccolte da Sky Sport: “Al termine del match, negli spogliatoi, ci siamo chiusi in un cerchio tutti abbracciati, per guardarci in faccia e dirci quello che pensiamo. Lo faremo in ogni partita, qualunque sia il risultato. La vittoria è dedicata a tutti i milanisti, sono molto felici principalmente per il gruppo. Ci aspetta tanto lavoro, ma con le vittorie tutto si fa con più piacere. Nel primo tempo abbiamo fatto una grande pressione e la difesa era sempre alta. Ho chiesto alla squadra di rubare palla e ripartire. Oggi abbiamo meritato la vittoria, soprattutto per quanto fatto nel primo tempo. Abbiamo una settimana piena, con Udinese prima e Cagliari poi, ma il focus lo porremo principalmente sulla ricerca della gioia di giocare divertirsi nello giocare al calcio”.

Continua il tecnico olandese. “Balotelli? C’è grande feeling con lui, già da tempo. E’ un ragazzo molto dolce ed è un grandissimo talento, che farà benissimo al Milan. Voglio aiutarlo a crescere, ma lui ha mostrato grande volontà ed abnegazione. Sulla Champions ci concentreremo tra qualche settimana, l’Atletico è una grande squadra, ma abbiamo tanti match a cui pensare prima di allora. Credo che il rapporto di dieci anni ha fatto capire tante cose alla società su di me, abbiamo passato tantissimi momenti insieme in campo e fuori. Cercherò di imparare in fretta il mestiere di allenatore e di ripagare la fiducia della società”

Il mister a Milan Channel: “E’ una grande felicità stare di nuovo qui a Milan Channel dopo una gara ufficiale dle Milan, è un po’ strano ma sono felice per i ragazzi e  per tutti i tifosi milanisti. Dobbiamo lavorare ancora e guardare al futuro con ottimismo. Ho ringraziato i ragazzi per la volontà di interpretarla al meglio, nel primo tempo ho visto tante cose buone ma ci vuole ancora molto lavoro e allenamento. Dobbiamo migliorare ma è stato molto bello vedere l’intenzione di interpretare quello che abbiamo cercato in questi giorni. Non è stato possibile farlo per 90′ anche per i nostri avversari, ma sono certo che con il tempo riusciremo a costruire qualcosa di bello. La gestione dell’aspetto umano è fondamentale, ma la loro disponibilità è stato un grande piacere, con quello spirito non si sbaglia, alla fine il lavoro paga. Mi ha chiamato Sacchi, Capello è venuto qui. Ho sentito molti di quelli che hanno fatto la storia del Milan”.

Queste le dichiarazioni che il Mister, invece, ha rilasciato ai microfoni di “Premium Calcio” subito dopo la sfida contro il Verona:

“L’importante era ritrovare lo spirito di gruppo perché dopo tante difficoltà potevano essere a pezzi ed invece non è così. Verona ottima squadra però senza Toni molto di meno ma l’atteggiamento del Milan era propositivo, specialmente nel primo tempo, aggressività e difesa alta, avremo tempo di migliorare tutto ma l’importante era lo spirito e la voglia. Nessuna voglia di giocare, è bello allenare e vedere i tuoi giocatori sono molto tranquillo e mi sentivo pronto per questa nuova avventura”. Su Davids “Non è una cosa di cui dobbiamo parlare adesso, in questo momento non c’è niente sono contento di Tassotti. Ero emozionato, molto bello tornare a casa dove ho vissuto tanti momenti belli, sono contento di essere qui. Io sono sempre lo stesso, come da giocatore sarò da allenatore. La società ha un l’obiettivo di finire l’anno in maniera positiva, da grande squadra punteremo di fare il nostro meglio e di arrivare più in fondo possibile, i ragazzi hanno bisogno di tempo ma sono fiducioso che faremo un bel percorso”. Su Balotelli: “Oggi è stato decisivo è dolce, giovane e devo crescere ma ha molta disponibilità e col tempo migliorerà. Direi che il suo spirito è positivo e chiaro. Non ho pensato al fatto che ero giocatore ho avuto convinzione della mia visione di gioco, l’esperienza conta fino ad un certo punto ed io cercherò di imparare in fretta e non sento molta differenza tra giocare ed allenare. Ho parlato con Rami mi piace e lo conoscevo ma deve ancora conoscere il calcio italiano ed è semplicemente questo il motivo per cui non ha giocato ”.

 

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