Tassotti: “Ora speriamo che si ritorni ai vecchi valori. Matri è della Fiorentina, Honda in campo. Rami, solo scuse. Curioso di Seedorf”

La prima conferenza stampa senza Allegri, a Milanello l’ambiente è lo stesso ma l’atmosfera è diversa e di grande cambiamento. Tocca a Mauro Tassotti preparare e presentare la sfida di domani sera a San Siro contro lo Spezia in Tim Cup (ore 18), ringraziando Max ed aspettando Seedorf. La scossa in panchina c’è stata, ora è doverosa anche quella sul campo. Queste le sue dichiarazioni.

Società e carattere: “Ci è sempre stata vicina, non so se qualcosa di ‘esterno’ abbia influito sulla squadra. Abbiamo fatto poco, potevamo avere più punti: dobbiamo interrogarci su questo. Domani giocheremo in 11, non ci dovrà essere nessun discorso di singoli: non importa chi segnerà, conta il risultato finale”.

Tassotti, allenatore mancato… Ho avuto la possibilità di allenare in prima persona in passato, ma ho scelto di rimanere e non ho nessun rammarico”.

Sul Sassuolo: “Abbiamo preso 4 gol in 35 minuti, banali; senza togliere niente al merito dell’avversario. Dobbiamo voltare pagina il prima possibile, soprattutto lottare con il coltello tra i denti”.

Sulla formazione: “Giocheranno Honda, Rami ed Abbiati. Non ci sarà nessun stravolgimento tattico, anche perché in questi giorni in allenamento abbiamo fatto ben poco. A Sassuolo siamo rimasti soddisfatti di Honda, è entrato bene e ha garantito personalità e grandi giocate di qualità. Honda e Kakà possono coesistere, ma gli attaccanti devono sempre ricordarsi di fare pressing ed aiutare i compagni anche in fase di non possesso. Ci vuole sacrificio e anche qualche recupero in difesa che dia stabilità, come quello di Abate”.

Su Seedorf: “Ha personalità e sono curioso di vederlo all’opera. Non avrà nessun problema a muoversi in questo ambiente che conosce bene, poi tutto lo staff sarà a disposizione per dargli una mano. Ma sono d’accordo con Allegri quando diceva che essere stato un grande giocatore non voglia per forza dire essere anche un grande allenatore. Ce ne sono stati, ma qualcuno dopo poco tempo ha smesso perché ha capito che non era la strada più giusta. Mi auguro, comunque, che il ritorno del ‘Milan dei milanisti’ porti una nuova mentalità e ad un recupero dei vecchi valori”.

Sull’esonero di Allegri: “C’era tanta tristezza e magone, non è bello vedere delle persone che svuotano il loro armadietto. Siamo tristi, ma noi siamo comunque dei privilegiati: ben pagati e con un lavoro bellissimo. C’è sconforto visto quello che è successo”.

Sullo Spezia: “Verranno qui tanti loro tifosi, non sarà un ambiente facile per noi domani: giochiamo in casa ma ci saranno pochi sostenitori credo, che giustamente potranno anche contestarci. Lo Spezia è una buona squadra con un ottimo allenatore”.

Sulla difesa: “Anche l’anno scorso all’andata avevamo fatto male, poi nel ritorno abbiamo registrato meglio il tutto, perdendo solo con Juventus e Barcellona. Quest’anno ci siamo complicati la vista da soli, abbiamo cambiato modulo, perso El Shaarawy per infortunio e ceduto Boateng. Stiamo giocando peggio rispetto ad un anno fa. Rami si allena con noi da tanto tempo, credo che quella dell’inserimento sia solo una scusa…”.

Sul contratto: “Starò qui fino alla scadenza, il prossimo giugno. Poi si vedrà, parlerò con la società e decideremo. Ora testa alla Tim Cup, ripeto: dobbiamo provare di tutto per approdare ancora in Europa. Anche perché farlo attraverso la Champions è difficilissimo, visto le avversarie”.

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