New York Times: “Seedorf mister è come prendere un lavoratore dei piani bassi e metterlo a capo dell’azienda”

Clarence Seedorf nuovo Mister del Milan. Una notizia che ha interessato tutto il mondo del calcio ed è arrivata anche oltreoceano, dove il calcio si chiama soccer e dove si deve spiegare ai propri lettori il significato della parola Mister. Anche il celebre New York Times infatti ha dato spazio sulle proprie pagine al nuovo tecnico rossonero. Con qualche giorno di ritardo dopo la sua prima conferenza e il match col Verona, il giornale americano ha espresso molte perplessità, senza risparmiare sarcasmo e frecciatine gratuite, all’allenatore olandese e al calcio italiano.

“È come prendere un lavoratore dei piani bassi e metterlo a capo dell’azienda. Anche se il calcio non è un’azienda qualsiasi e Seedorf un impiegato qualunque. Nel giro di 48 ore tuttavia e senza alcuna qualifica specifica da allenatore (a quanto pare un prerequisito per il calcio italiano) Seedorf è arrivato a Milano e firmato un contratto” sono le prime considerazioni del giornalista e corrispondente da Londra per il Times, Rob Huges. Che non si risparmia nei commenti nemmeno per quanto riguarda le dichiarazioni di Seedorf sulla sua nuova carriera “mi sono preparato mentalmente per molto tempo per quello che avrei fatto alla fine della mia vita da calciatore. Sento di aver dato tutto quello che avevo in Brasile e quando è arrivata la chiamata mi sono reso subito disponibile” aveva detto il tecnico rossonero. Questa la pronta replica di Huges “Senza esitazioni o il pensiero di auto-preservarsi? Ci sono stati casi come quelli di Crujff e Dalglish, che sono passati dall’essere grandi giocatori a grandi tecnici da un giorno all’altro, Ma sarà così anche in Italia? Il Milan è una squadra divisa all’interno, con una lotta ai vertici societari tra Adriano Galliani e Barbara Berlusconi, l’ambiziosa figlia del proprietario”. Toni e modi che sembra vogliano far divertire più il pubblico americano rispetto a porre veri interrogativi e fare critiche costruttive.

L’ultima carta che si gioca il giornalista è quella del razzismo e dell’intolleranza nel calcio italiano. “Seedorf sarà alla guida della squadra con l’aiuto di Mauro Tassotti, ex giocatore rossonero che ha acquisito le credenziali per poter allenare. Seedorf sarà sotto attacco perché è un uomo nero, orgoglioso di esserlo, in un paese dove la cultura calcistica ha la reputazione di essere razzista”. Paradossalmente dopo aver attaccato lui per primo il tecnico olandese le parole conclusive dell’articolo sono di stima “Se sapete anche una sola cosa su Seedorf di sicuro lo apprezzate” Colto da un improvviso attacco di rimorso “Mister” Huges?

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