Atletico: ripartenze fulminanti, Diego Costa letale

Il giorno della grande sfida è arrivato. Stasera il Milan ospita l’Atletico Madrid nell’incontro valido per l’andata degli ottavi di finale di Champions League. I Colchoneros, allenati da Diego Simeone, si trovano al primo posto del campionato spagnolo (a pari punti con il Real Madrid e il Barcellona) e sono reduci da una schiacciante vittoria ai danni del Valladolid. Superare il turno, per il Milan, risulta un’impresa molto difficile. Ma si sa, nel calcio nulla è impossibile: giocandosela con furbizia e intelligenza, il Diavolo può farcela. Sì, perché l’Atletico è forte e in forma, ma non imbattibile.

Punto di forza: ripartenze-Diego Costa.
Il Milan non si illuda di superare il turno sbilanciandosi a più non posso e non concretizzando le palle gol a disposizione: l’Atletico può fare affidamento su una coppia centrale solida e un centrocampo dinamico ed esplosivo, che assicura copertura, compattezza e rapidità nelle ripartenze. Già, le ripartenze. Gli uomini di Simeone dispongono di grandi abilità da contropiedisti: al presentarsi di spazi, non hanno problemi a distendersi in contropiede con efficacia e a punire i rossoneri. Attenzione. Le azioni di rimessa dei Colchoneros, che si sviluppano in prevalenza dalle fasce, vengono poi concretizzate da una prima punta del calibro di Diego Costa. Dotato di di senso del gol, concretezza, qualità balistiche, progressione e propensione verso il gioco di sponda e il lavoro sporco, il centravanti dell’Atletico non garantisce punti di riferimento ed è in grado di fare la differenza in qualsiasi circostanza.

Punto debole: fase difensiva terzini.
I difensori esterni dell’Atletico sono soliti svolgere la fase di spinta senza problemi e con successo: si propongono in avanti con continuità, si sovrappongono ai centrocampisti esterni ed effettuano cross abbastanza precisi. In fase difensiva, però, incontrano grosse difficoltà. Sia Insua sia Juanfran, infatti, spesso avanzano in maniera sconsiderata e lasciano un po’ troppo libera la corsia di competenza. Inoltre, quando puntati da giocatori forti dal punto di vista fisico, vengono superati con relativa facilità e concedono varchi. I terzini di Simeone peccano anche nella comprensione dello sviluppo del gioco, tanto che a volte sbagliano la diagonale e corrono il rischio di non applicare con esattezza la trappola del fuorigioco. Insomma, se chiamati a coprire, non forniscono un rendimento all’altezza della situazione.

Giocatore chiave: Diego Costa.
Centravanti prolifico, in possesso di forza fisica e capace di assicurare profondità e di trovare la via del gol anche con giocate dall’alto tasso tecnico, lo spagnolo è il perno del gioco dell’Atletico Madrid. Autore di 26 gol in 35 presenze, Diego Costa è senz’altro il più temibile tra i Colchoneros. Può segnare in ogni situazione e in ogni modo: di rapina, di testa, in contropiede o, come già detto, mettendo in luce qualità balistiche. Quando dispone di occasioni da gol, è difficile che sbagli. Pericolo numero uno.

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