Kakà non è ancora Mondiale, ci sono 4 mesi per convincere Scolari e il Brasile. Tutto passa dal Milan

Da amichevole ad amichevole, il problema è che da quel Russia-Brasile è quasi passato un anno. E un anno dopo, in vista di Brasile-Sudafrica (5 marzo), Kakà non è più nella lista di Scolari. Un’esclusione che fa rumore perché questa per Ricky, a 4 mesi dal Mondiale e dopo non aver preso parte alla Confederations Cup della scorsa estate, suona come una (nuova) pesante bocciatura.

Non bastano le 22 presenze complessive in rossonero di quest’anno, nemmeno le 6 realizzazioni ed una stabilità fisica incoraggiante: dopo il guaio muscolare dello scorso settembre (Torino-Milan), mai più fastidi e soprattutto sempre in campo. Pesa però quel derby dello scorso 22 dicembre, perso dal Milan e dove Kakà ha deluso: succede, ma se in quell’occasione a San Siro c’è il CT della Nazionale brasiliana, venuto quasi solo per te, la situazione si complica e di parecchio. Al momento, il sacrificio, il sudore, la rincorsa e il cuore di Kakà non sono ancora sufficienti per convincere Scolari, per un Mondiale che comunque meriterebbe di vivere.

Ma nulla è perso, assolutamente no. La strada è in salita, ma il Milan e Seedorf vedono Kakà come simbolo brillante di questa squadra: da qui a fine stagione avrà grande spazio che, speriamo, potrà sfruttare al meglio. Servirà un Kakà “vecchia maniera”, servirà lasciare il segno. Servirà un Kakà Mondiale.

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