Kakà, da Torino a Torino: si chiude un cerchio, ma la storia continua

Il Milan fra poche ore affronterà il Torino, un avversario speciale per Riccardo Kakà. Si perché contro i granata all’andata, il 14 settembre scorso, Ricky tornò ad indossare la maglietta rossonera, la sua maglietta.

Poco più di un’ora di gioco per il brasiliano che dovette uscire prima del fischio finale per infortunio. Una brutta tegola, un mese di stop, subito. Una tegola che aveva fatto subito esultare i maligni che avevano diffidato del ritorno del figliol prodigo visti i problemi fisici accusati a Madrid. Kakà non ci poteva credere e si annullò lo stipendio fino a che non sarebbe tornato in campo. L’infortunio lo aveva talmente demoralizzato che addirittura aveva pensato di smettere col calcio, come da lui dichiarato qualche mese dopo. Niente di tutto questo è successo Ricky è rientrato, ha trascinato il Milan con super prestazioni e non è più uscito. Ecco forse è questo aspetto che deve far riflettere: il brasiliano non è mai stato praticamente mai risparmiato e adesso inizia ad accusare la stanchezza.

Il gol non arriva dal 6 gennaio, doppietta contro l’Atalanta, e le ultime prestazioni non sono state all’altezza della sua classe. Poco male, Seedorf ha grande stima e fiducia nel suo ex compagno di squadra e anche lui gli ha consegnato le chiavi dell’attacco rossonero. Nessun riposo per il 22 quindi, perché anche non al meglio trasmette qualcosa ai suoi compagni come nessuno nella rosa milanista e allora anche con i nuovi acquisti, anche con la trequarti intasata di gioventù e talento nessun problema e nessun stravolgimento: Kakà  titolare e la storia può continuare.

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