Questa Primavera ha carattere e maturità. E il talento di Luca Vido

Una partita dura, di nervi e sacrificio. Contro l’Envigado i ragazzi di Mister Inzaghi sono stati chiamati ad una prova del tutto diversa da quella che si sarebbero aspettati. I colombiani sono una squadra forte, molto fisica e il passaggio in semifinale a Viareggio non è affatto scontato, quello che però ha portato alla vittoria i rossoneri è stata la grande dimostrazione di maturità. In campo infatti non si è lottato solo per ogni pallone, per frenare le incursioni avversarie o sfondare la granitica difesa schierata dal tecnico Ramirez. La Primavera del Milan ha dovuto cercare la calma, la pazienza e una grande forza di spirito per non reagire ai continui falli e scorrettezze degli avversari.

Tristemente i colombiani hanno preferito puntare sui nervi piuttosto che sul calcio, rovinando quella che poteva essere una partita sofferta, ma equilibrata e ben combattuta da entrambe le parti. La loro tattica dell’innervosire i rossoneri, con scorrettezze ed interventi di una durezza gratuita, non hanno trovato i risultati sperati. La squadra di Mister Inzaghi è rimasta unita e concentrata, senza mai reagire e dare soddisfazione ai colombiani. Tutti si sono comportati in maniera esemplare, ma tra gli undici schierati sul terreno di gioco, Luca Vido merita un plauso speciale. L’attaccante rossonero è stato tra quelli più presi di mira durante il match, nonostante questo ha fatto una gara incredibile. Il giovane bomber classe ’97 è una continua spina nel fianco della difesa colombiana, entra rapido in area, crea spazi, si smarca e tenta da solo di concludere a rete. Nonostante la marcatura stretta riesce a destreggiarsi bene ed è difficile da prevedere, grazie proprio ad una sua intuizione arriva anche il gol del vantaggio rossonero. L’azione si sviluppa con Modic lungo la fascia, passaggio per Vido che vede arrivare Bende Bende in area e gli serve un assist preciso. Tiro potente al volo e gol. Per tutto il primo tempo Vido fa ballare l’Envigado e gli avversari non sanno più come fermarlo, se non atterrandolo.

Unica sbavatura l’ammonizione ad inizio ripresa. Dopo aver resistito all’assalto del difensore colombiano cerca spazio in area, si gira bene, ma poi si lascia cadere un po’ ingenuamente sperando in un fischio dell’arbitro. Il fischio arriva, portando però un cartellino giallo. L’attaccante del Milan si rialza e quando gli interventi si fanno sempre più cattivi, continua a fare il suo gioco e non reagire alle provocazioni. Vido lascia il campo al 75′ per fare posto a Fabbro e un applauso più che meritato lo accompagna in panchina. Come un grande applauso si merita tutta la squadra e Mister Inzaghi, che non hanno perso la testa, ma al contrario hanno reagito in maniera intelligente ad una situazione difficile.

(Foto: Diretta RaiSport2)

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