Con Clarence, il centrocampo non ha padroni: l’analisi Italia-Europa

Le novità apportate da Clarence Seedorf al gioco rossonero sono tantissime: non ultima, tra le altre cose, una significativa quanto evidente alternanza di elementi nella zona nevralgica del campo. Partito Nocerino, i nomi a disposizione del tecnico olandese sono quattro: De Jong, Montolivo, Muntari e l’ultimo arrivato Essien.

Osservando le formazioni titolari delle ultime partite, sembra quasi di assistere a un gioco combinatorio: all’esordio contro il Verona, infatti, hanno giocato Montolivo e De Jong. La formazione, però, era stata prontamente già cambiata in Tim Cup, dove con l’Udinese l’olandese era stato affiancato da Nocerino. Col Cagliari ecco ricomporsi la coppia Montolivo-De Jong, subito smantellata contro il Torino, dove l’hanno spuntata il capitano e Muntari. Col Napoli, invece, ecco il momento dell’esordio del tandem De Jong-Essien, subito sostituiti dal Montolivo-De Jong della sfida casalinga contro il Bologna. In Champions, invece, spazio a De Jong-Essien. Ultima coppia riproposta, a Genova contro la Samp, è stata quella formata da Montolivo e Muntari.

Già a una prima occhiata, dunque, risulta evidente che Seedorf, in questo momento, non ha ancora individuato un padrone per la sua mediana. Certo, la fiducia nei confronti di De Jong appare consolidata ed evidente, ma anche nel caso dell’olandese i turni di riposo non sono mancati. Meglio, infatti, giostrare i propri elementi. Per poter dare alla squadra l’equilibrio che le serve per essere  davvero competitiva. per non dare punti di riferimento agli avversari, per far sentire tutti gli elementi parti integranti di un progetto appena iniziato, eppure estremamente ambizioso.

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