Senso e paradosso, verso lo stop dei parametri zero. Niente Alex?

Le contestazioni, la posizione di classifica, le sconfitte in serie, il caos societario. Due anni fa, l’addio dei senatori e le cessioni di Ibra e Thiago Silva, facevano immaginare ad un anno zero per il Milan, ma poi il terzo posto della scorsa stagione arrivò come una parziale spugna che pulì parzialmente tutti i problemi. Il momento, ora sembra arrivato. Le proteste di questi giorni sembrano aver individuato in Adriano Galliani il capro espiatorio di tutti i problemi dei rossoneri. Una delle principali accuse mosse allo storico dirigente del Diavolo è quella di mercati fatti con una serie di acquisti a parametri zero.

Ancora non è chiaro a chi spetterĂ  l’onere ed il dovere di formare il Milan che dovrĂ  cercare di ripartire nella prossima stagione (anche se sembra meno probabile che a farlo sarĂ  chi lo ha fatto negli ultimi ventisette anni), ma sembra evidente che ci vorrĂ  un cambio di direzione, una politica diversa. Qualche investimento importante per rinforzare la rosa, pur seguendo rigorose logiche economiche, e una sostanziale opera di ringiovanimento che possa portare in rossonero gente fresca e motivata e che abbassi l’etĂ  media di una squadra scarica e senza motivazioni.

Peccato, però, che per la prossima stagione, il primo nome che viene accostato al Milan è quello del centrale difensivo brasiliano del Paris Saint Germain, Alex. Il 32enne arriverebbe a parametro zero dai parigini. Proprio il contrario di quello che la gente, milioni di milanisti interni ed esterni, vuole e chiede. Il paradosso però è che al momento rimane ad un passo. E va bene che si parla di un buon difensore che nella compagine francese gioca titolare al fianco di Thiago Silva, ma se arrivasse potrebbe essere un suicidio per la società che rischierebbe di mettersi contro ancora di più i tifosi.

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