Quasi ad un anno di distanza, Balotelli torna sul luogo del delitto

È passato quasi un anno da quel 7 Aprile 2013, ma molte cose sono cambiate: il Milan era terzo dopo una lunga rimonta, mentre la Fiorentina era a caccia di punti Champions, proprio per colmare il gap, di sei punti, dai rossoneri. Quella sfida terminò con un 2-2 ricco di polemiche, tra espulsioni ingiuste e rigori inesistenti, e soprattutto con un Mario Balotelli infuriato a fine gara: il 45 rossonero venne trattenuto a stento dall’allora portiere viola Viviano, mentre ne diceva di ogni all’arbitro di porta. Il caos generato a fine gara, costò all’attaccante ex City la squalifica per le partite contro Napoli e Juventus (con il Milan che ottenne un sol punto nelle due gare); un gesto che poteva senza dubbio compromettere la corsa dei rossoneri verso il terzo posto, raggiunto poi all’ultimo respiro, a scapito proprio della Fiorentina, con l’1-2 di Siena.

Dopo la buona prova offerta, entrando a gara in corso, contro la Lazio, Balotelli dovrebbe ritrovare al Franchi la titolarità al centro dell’attacco milanista. Clarence Seedorf, che questa sera si gioca buona parte del proprio futuro sulla panchina rossonera, ha espressamente dichiarato, durante la conferenza stampa di ieri, di aspettarsi molto di più dall’attaccante della Nazionale. Fin qui, Balotelli ha realizzato complessivamente 15 reti, di cui 11 in campionato, in 32 incontri.

Sullo sfondo c’è anche la questione Raiola: stando a quanto riportato da Tuttosport, dalla società rossonera sarebbero arrivati a Balotelli chiari segnali su come sia malvista la sua collaborazione con il potente agente. Al momento però appare molto difficile ipotizzare una separazione tra SuperMario e Raiola, un legame che dura dal 2010.

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