Sette giorni da vero Diavolo

Dopo tanto, possiamo colorare di verde il nostro Borsino, poiché stiamo finalmente a parlare di una settimana estremamente positiva per i colori rossoneri, cominciata con l’importante pareggio di Roma, che tuttavia aveva lasciato in dote una non buona prestazione, tramutatosi però in energia positiva per l’incredibile e inaspettato successo di Firenze, che ha letteralmente spinto verso l’alto la squadra di Seedorf, ridando morale e autostima, che sono servite ieri per annichilire il Chievo Verona con un perentorio e meritato 3-0, che ha visto il Milan vincere e convincere, come non accadeva da tempo. Se la strada giusta sia stata finalmente intrapresa è però presto per dirlo. Decisiva sarà la trasferta di Genova di lunedì prossimo, su un campo impegnativo contro una squadra in forma. Una vittoria in quel di Marassi potrebbe significare ripresa definitiva, in attesa del prossimo mercato estivo. IN RIALZO.

L’aspetto che più ha stupito e soddisfatto di questa settimana è stata la ritrovata solidità difensiva, che ha permesso agli uomini di Seedorf di mantenere inviolata la porta di Abbiati per oltre 180’, correndo relativamente pochi pericoli. E questo nonostante le numerose assenze che hanno colpito il reparto arretrato. Rami sembra ormai una sicurezza, Bonera sta vivendo un gran periodo di forma, Emanuelson è migliorato in fase difensiva e Mexes, pur commettendo qualche errore di troppo, è sempre grintoso e deciso. Per non parlare di Abbiati, che si rende spesso protagonista di interventi prodigiosi. Insomma, lo si è sempre detto: la ripresa passa dalla difesa, sia nel bene che nel male. IN RIALZO.

Ma il vero protagonista della settimana è stato, sia in positivo che in negativo, Ricky Kakà. La partita disputata ieri è stata da 8 in pagella, è sembrato rivedere il calciatore dei tempi migliori, sempre presente, sempre rapido, importante anche in fase di ripiegamento e con il solito magico destro. Apparso stanco nella trasferta di Firenze, il Brasiliano ha messo subito a tacere gli scettici sfoderando una prestazione di altissima classe, suggellando le 300 presenze in rossonero con una rete da autentico campione. Insomma, sembra che, esattamente come sette anni fa, il Milan non possa privarsi del suo talento. IN RIALZO.

Tuttavia, proprio per quando riguarda questo ultimo aspetto, Kakà si è reso protagonista, anche suo malgrado, delle polemiche scaturite in settimana attorno a un suo possibile addio a fine stagione. Polemiche che l’attaccante brasiliano e Galliani hanno cercato di smorzare ieri sera, risultando, però, poco convincenti. La questione nasce da una clausola che sarebbe contenuta nel contratto di Kakà, che scade nel 2015. Questa clausola prevede che il giocatore potrà liberarsi già da giugno di quest’anno nel caso in cui il Milan non riesca a ottenere un piazzamento utile per poter disputare la prossima Champions League, piazzamento che ormai è irraggiungibile. A questo si aggiunge la dichiarazione di Galliani sul fatto che, vista la mancata qualificazione, il monte ingaggi dei calciatori rossoneri sarà ridotto del 20%, nessuno escluso. Da qui le voci di un probabile addio di Kakà a fine stagione. Ieri sono arrivati gli attestati di stima di Galliani e il desiderio del calciatore di rimanere a Milano, ma allo stesso tempo i discorsi si sono chiusi con un “tutto si deciderà a giugno” che non lascia dormire sonni tranquilli. IN RIBASSO.

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