Bronzetti: “Non c’è un solo responsabile per questa situazione. Se ne esce solo con la passione di Berlusconi”

E’ da tempo uno dei più fidati collaboratori di Adriano Galliani, il re del mercato spagnolo. Ernesto Bronzetti ha parlato in esclusiva ai microfoni di TMW della delicatissima situazione che si vive dalle parti di via Aldo Rossi. L’intermediario ha cominciato col commentare le parole di Paolo Maldini alla Gazzetta dello Sport di questa mattina: “Lui parla da calciatore, da chi ha vestito da tanti anni la stessa maglia, quindi anche da tifoso“.

Il punto focale è la presenza o meno del famoso “progetto” e su questo Bronzetti non ha dubbi: “Esiste, ma bisogna capire quale sia l’intento della proprietà. Se ci sono soldi si comprano i campioni, diversamente ci si accontenta delle occasioni e dei parametri zero. Il punto focale è tutto qua: il Milan un tempo era abituato a comprare il meglio perché aveva le possibilità di comprare il meglio”. Meglio che adesso non è più alla portata dei rossoneri: “Adesso le cose vanno diversamente. Il tutto, a mio avviso, è partito qualche anno fa, in particolare nel 2009, quando Kakà fu venduto al Manchester City per la clamorosa cifra di 109 milioni di euro. C’erano i contratti firmati, mancava solo l’annuncio. La protesta dei tifosi e la marcia indietro da parte della proprietà fecero saltare l’affare, e Kakà venne venduto sei mesi dopo al Real Madrid per 67 milioni di euro. Quindi il Milan perse in pratica 40 milioni da quell’operazione. E non è finita qua, perchè qualche anno dopo il Milan poteva mettere a segno un altro grande affare cedendo Pato al Paris Saint-Germain e prendendo Tevez. Pato in quella stessa stagione si infortunò, non potendo contribuire alla rincorsa Scudetto. Con Tevez magari sarebbe andata diversamente. E tutti sanno che la colpa di queste due operazioni poi bloccate non può essere addidata a Galliani. Lui si è sempre comportato da uomo e dirigente vero, addossandosi tutte le colpe colpe del caso e non dicendo niente“.

Come si supera questa situazione? Bronzetti dà la ricetta: “Sono sicuro che la passione di Berlusconi farà rimettere tutto al suo posto. La colpa non è di Barbara perchè fa parte della proprietà e spero che Galliani non sia il prossimo ad essere sacrificato“.

La chiusura è su Balotelli: “Mario non è nè il bene né il male del Milan. Lui non può cambiare da solo la sorte di questo Milan. Non ce la farebbero nemmeno Messi o Cristiano Ronaldo. Balotelli l’anno scorso ha fatto benissimo, non è possibile che sia diventato un brocco in pochi mesi. Io non cercherei per forza di cose un colpevole, perché questa situazione, ripeto, coinvolge direttamente tutti“.

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