Nemmeno l’Europa League, un non obiettivo dichiarato. L’analisi

Ma quale obiettivo e obiettivo! Dopo la partita di ieri persa malamente contro un ottimo Parma l’ultimo target da colpire, ovvero la qualificazione alla prossima Europa League, è sfumato del tutto. A dire la verità in molti non ci credevano alle parole di Adriano Galliani all’indomani della bruciante sconfitta contro l’Atletico Madrid, ma la speranza di uno scatto d’orgoglio nei rossoneri era quantomeno auspicabile. Invece i ragazzi hanno fatto i conti con la sorte avversa che ci ha lasciato in 10 dopo solo 5 minuti e con un Parma formidabile che è in striscia positiva da sedici gare.

L’addio alle coppe è ormai ufficiale: a 10 gare dal termine rimaniamo all’11° posto con 35 punti, mentre il 5° posto, ultimo valido per l’Europa, viene occupato attualmente dai cugini nerazzurri con 47 punti, 12 in più di noi. Con una media punti di poco superiore al punto e mezzo a partita per Clarence Seedorf, ma un trend decisamente negativo, con 3 sconfitte nelle ultime 3 gare, il piazzamento previsto è decisamente irrealizzabile. Non ci resta che accontentarsi di un posto di metà classifica, senza impicci e senza gloria.

E se i 12 punti all’insù sembrano ormai un ostacolo insormontabile, bisogna stare molto attenti ai 12 all’ingiù che ci separano da quel Bologna terz’ultimo e primo dei retrocessi: evitare la bagarre salvezza potrebbe essere un ottimo nuovo obiettivo, se non altro per iniettare un po’ di sana competizione all’interno di una rosa che priva di stimoli farebbe molto meno di quanto già non ha mostrato con degli obiettivi dichiarati. E il pericolo è dietro l’angolo. Livorno, Bologna, Chievo, Catania e anche il Sassuolo venderanno cara la pelle pur di restare aggrappati alla Serie A, come per altro si è visto in questa giornata, quindi fare punti al più presto per mettersi al sicuro, poi giocare partita per partita con il solo obiettivo di vincere per onore.

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