Donadoni: “E’ il momento peggiore per incontrare il Milan. Balo? Bisogna lasciarlo in pace”

Il tecnico del Parma, Roberto Donadoni, ha concesso una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport per parlare della sfida della sua squadra contro il Milan, una partita che lo riguarda sempre molto da vicino, essendo lui stato per dodici anno una bandiera rossonera. Il tecnico bergamasco ha esordito mettendo tutti sull’attenti: “Per noi il match contro il Milan sarà molto difficile. Non avremo Paletta, uomo importantissimo, e il Milan ha mille motivi per mettere sul campo tutte le sue energie. E’ il momento peggiore per incontrare i rossoneri”.

Il Parma, però, è la squadra più in forma del campionato: “Abbiamo fatto 15 risultati utili consecutivi, che non sono pochi, e vogliamo proseguire la corsa. Il segreto di questi successi sta nel desiderio di migliorarsi. Sempre, tutti i giorni, in ogni allenamento. Il segreto di questo buon periodo sta nell’amicizia che c’è nel gruppo: l’altra sera erano tutti assieme a cena, nessuno li ha obbligati. A me, in tanti anni di Milan, certe cose non sono mai capitate. E questo, alla lunga, fa la differenza“. E poi c’è Cassano, che ha trovato di nuovo uno stato di grazia: “Antonio può essere difficilissimo da gestire, ma anche facile. Dipende da come lo prendi. In questo periodo, proprio ora intendo, è impossibile non volergli bene. In dicembre, invece, faceva le bizze e allora ho dovuto tirare fuori il meglio di me stesso per calmarlo. Gli ho parlato, l’ho ascoltato, e questi sono i risultati. Calcisticamente ha una marcia in più. Come lui, in Italia, ci sono soltanto Pirlo e Totti. Lui è uno da Top Ten mondiale”

Poi si ritorna a parlare di Milan: “ Quando esci in quel modo dalla Champions League e non hai continuità di rendimento in campionato, è normale che piovano le critiche. Ma serve il giusto equilibrio, soprattutto nei momenti delicati. Caricare di tensione l’ambiente, purtroppo, è un male del nostro mondo: quello del calcio in particolare. Penso che per giudicare una situazione, quella del Milan come quella di altre realtà, sia necessario conoscere a fondo tutte le sfaccettature. Altrimenti sono parole, e le parole volano via”

La chiusura è su Mario Balotelli e Silvio Berlusconi: “A Balo non direi nulla. Se vogliamo il suo bene, meno se ne parla e meglio è. Il presidente non ha mai pensato a me? Ognuno fa le sue scelte. Ma la cosa non mi turba affatto”.

Impostazioni privacy