Cristante in arrivo, il vice-Poli fatto in casa: un vero jolly per Seedorf

Ci siamo, per Bryan Cristante è l’ora del recupero. L’infrazione della testa del perone subita in allenamento lo scorso 5 febbraio (prima di Napoli-Milan), dopo un mese di stop, come da programma, è pressoché alle spalle: ora si tratta solo di aspettare per rivederlo presto prima in gruppo e poi in campo. Probabile che il giorno giusto sia l’inizio della prossima settimana, anche se sembra impossibile una sua convocazione in Champions. E’ più logico pensare, invece, che torni a disposizione per Milan-Parma (domenica alle 15).

Adesso il “problema” sarà la collocazione nel nuovo scacchiere di Seedorf. Fino ad ora con l’olandese Cristante ha giocato solo in Tim Cup contro lo Spezia, per il resto 0 minuti in campionato così come in Europa, anche se più per il guaio fisico che per decisione dell’allenatore. Di sicuro il nuovo modulo con il doppio mediano non è il massimo, parliamo di una giovane e moderna mezz’ala, che appena trovato spazio e dimensione, con un gol all’Atalanta ed un assist per Balotelli col Sassuolo, ha pagato più di numerosi compagni (dettaglio che si è trascurato) l’esonero di Allegri. Ad oggi il numero 24 rossonero rimane l’unica valida alternativa a Montolivo, ma nelle gerarchie di Clarence pare non essere nei primissimi posti: ci vorrà pazienza e coraggio. All’orizzonte c’è una soluzione interna saporita.

Quella di un Cristante “alla Poli”, un vero e proprio vice-Poli. Mancava? Eccolo qui: inserimenti e sostanza, la ricetta per fare (e bene) da collante tra centrocampo ed attacco, senza modificare quell’equilibrio che il Milan ha trovato, di fatto, togliendo un trequartista ed aggiungendo una mezz’ala offensiva. Come Poli, come Cristante: un’idea, forse un’arma in più. Non può essere solo una riserva.

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