Orgoglio e cuore. Ricky da favola, ma c’è un’ombra sul lieto fine

Orgoglio. Cuore. Classe. Riccardo Kakà dà vita ad una magia sul campo di San Siro nella sua partita numero 300 in rossonero. La squadra stritola il malcapitato Chievo, chiudendo l’incontro con un netto 3 a 0 e regalando ai tifosi una doppietta incredibile di Ricky. Oltre a 7 punti in 3 partite, che danno sollievo alla classifica e alle speranze di una risalita.

Ad aprire le marcature ci pensa Balotelli dopo soli 4′ minuti. SuperMario non si lascia scappare il suggerimento di Rami e con una zampata precisa gonfia la rete. Il Milan soffre il moto d’orgoglio del Chievo, con qualche sbavatura difensiva di troppo, ma sono di nuovo i rossoneri ed un immenso Kakà ad andare di nuovo a segno. Questa volta è Honda a creare l’assist, palla al brasiliano che la stoppa di petto e la mette facile alle spalle di Agazzi. Il capolavoro arriva sulla doppietta personale. Al 54′ il numero 22 entra in area, alza la testa e con un pallonetto morbido, quasi una carezza, va a trovare l’angolino opposto. Un gol da favola. Il 104 con la maglia del Milan. Seedorf decide poi di sostituirlo a 5 minuti dal termine per fargli avere la sua uscita trionfale, con San Siro in piedi ad applaudire il suo eroe. Ad oscurare una serata perfetta, arrivano però le parole di Adriano Galliani e la paura di una scelta che spetta solo a Ricky: “Il suo futuro? Mi auguro che rimanga con noi. Ha un contratto fino al 2015 ma lui può uscire nel 2014 se il Milan non fa la Champions League il prossimo anno. Io mi auguro non eserciti questa clausola”. 

Le possibilità che i rossoneri possano accedere alla prossima Champions League sono praticamente inesistenti, adesso si sta lottando per la UEFA e anche in questo caso l’ingresso nella competizione è tutt’altro che certo. Kakà tuttavia è voluto tornare a Milano, nella sua casa, tra le mura amiche di San Siro che lo hanno visto crescere e diventare il grande campione che tutti conosciamo. Forse la sua scelta l’ha già fatta tornando. Il presente di Kakà parla rossonero e l’America può attendere, eccezion fatta per la nazionale e i Mondiali. Messaggio per Scolari anche da parte nostra.

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