SM RELIVE/ Seedorf: “Dobbiamo dare seguito alle ultime due gare. La società ci è sempre vicina. Il ritiro? Chi lo fa, a volte, peggiora”

Dal nostro inviato a Milanello, Christian Pradelli

Alla vigilia della gara interna contro il Chievo, Clarence Seedorf incontra i giornalisti nella sala stampa di Milanello.

LA CONFERENZA IN DIRETTA

– Sugli infortunati: “Cristante è stato in panchina con noi nell’ultima gara, sta bene. El Shaarawy si sta allenando tutti i giorni, sta migliorando. Montolivo lo stiamo valutando, non è niente di grave ma sta ancora smaltendo l’edema. Abate l’ho visto correre in campo, spero di averlo a disposizione la prossima settimana”.

– Ancora su Balotelli: “Sta crescendo tantissimo, non su alcune cose ma su tante. Vedo un grande miglioramento, sia come giocatore che come persona”.

– Sui tifosi: “Li ho visti molto carichi e positivi nelle due trasferte. I tifosi in generale apprezzano sempre quando vedono che la squadra lotta e sono sicuro che domani avremo un ambiente positivo a San Siro”.

– Su Gabriel e i portieri: “E’ sicuramente un portiere che piace a tutti: al Presidente, a Galliani, a me, a tutti. Sicuramente faremo un percorso che possa essere giusto per lui e per il Milan. Per gli altri si vedrà a fine stagione”.

– Su Honda: “Ha fatto una grande partita a Firenze, il suo impegno non è mai mancato. E’ molto generoso, e sono sempre convinto che farà bene, ha solo bisogno di conoscere un po’ meglio compagni e calcio italiano”.

– Ancora sul ritiro (domanda del nostro Direttore, Christian Pradelli): “Non ci credo molto, è una cultura italiana che rispetto ma in altre parti d’Europa non si fa. Se il ritiro è una credenza forse non ha molto valore, ma essendo l’Italia un paese grande c’è bisogno a volte quando si va in trasferta e quindi bisogna sfruttare al meglio il tempo in cui si sta insieme”.

– Ancora sulla gara di Firenze: “Un mio amico mi ha scritto e mi ha detto che Roma non è stata costruita in due giorni, quindi chi pensava di costruire qualcosa in due-tre mesi si sbagliava, io l’ho sempre detto che ci vuole tempo. Ora dobbiamo continuare a mostrare con i fatti che non siamo stati casualmente bravi con Lazio e Fiorentina ma che questo sta cominciando ad essere una norma”.

– Sulla formazione domani: “Stanno lavorando bene tutti, valuteremo”.

– Sul ritiro: “Sulla coesione ho cercato di lavorarci dal primo giorno che sono arrivato, ovvio che non sempre ci si riesce. Ma i fatti in campo a Firenze hanno parlato per sè”.

– Sugli obiettivi del Milan: “Noi cercheremo di andare in Europa, quindi cercheremo di dare il massimo, poi dopo vedremo come saranno andate le cose”.

– Sulla società: “Da quando conosco il Milan è sempre stata vicina a noi. E ce n’è bisogno soprattutto nei momenti di difficoltà”.

– Su Zapata: “Sta bene, si sta allenando con impegno. Quando ne avremo bisogno non dubiterò di metterlo in campo”.

– Su Poli: “E’ un po’ una fortuna di un allenatore, può giocare in tanti ruoli a centrocampo. E’ quello il suo punto di forza, è un ragazzo molto equilibrato e tatticamente polivalente. Ma qui abbiamo tanti giocatori che possono portare valore alla squadra e ogni volta cercherò di mettere in campo la formazione che possa fare meglio, senza togliere nulla al singolo”.

– Su Kakà: “Dalla partita  contro l’Atletico in casa ho fatto fare un certo tipo di lavoro a Poli per avere Kakà più da seconda punta, lo conosco bene e voglio sfruttare al meglio le sue potenzialità. E’ stato determinante in tutte queste partite proprio perché non ha dovuto correre avanti indietro come fosse un terzino. Lui ci serve più per la fase offensiva ovviamente”.

– Sulla costruzione del Milan: “Prima di tutto a me piace molto guardare al futuro, ma non parlando dei giocatori. Il Milan come tante altre big in Europa sta passando un momento di transizione, anche lo United sta passando un momento simile. Ognuno è chiaro che cerca di darsi degli obiettivi ma questo non toglie la voglia di essere competitivi ogni anno. Ci vuole un po’ di pazienza e so che da parte dei tifosi non mancherà finché vedranno l’impegno”.

– Su Balotelli: “Gli ho fatto tanti complimenti per la sostanza della sua gara, oltre alla qualità che ha sempre. E’ stata la prima gara in cui ho visto che per 90′ ha fatto tutte e due le fasi, tutto quello che gli avevo chiesto. Inoltre il modo in cui ha interagito con l’arbitro, con molto rispetto, che mi ha fatto capire che in lui c’è un’evoluzione”.

– Su Paloschi: “Ho visto poco di lui essendo stato in Brasile, ma lo conosco, è un ragazzo generoso e mi hanno detto che sta facendo molto bene”.

– Sulla gara di domani: “Vanno cercati i tre punti, ora abbiamo grande energia, ci siamo sbloccati e spero con tutto il cuore che possano entrare con lo stesso spirito delle ultime gare”.

– Sulle trasferte di Roma e Firenze: “E’ importante ricordare con obiettività quello che abbiamo fatto nel passato ricordando con obiettività che a volte non abbiamo raccolto quello che dovevamo. E quando i risultati positivi non arrivani spesso creano dei meccanismi negativi che siamo stati bravi a superare. Grande compattezza del gruppo nelle due gare e domani dobbiamo dimostrare le stesse cose per vincere ancora”.

– L’emozione del post Fiorentina: “E’ diversa l’emozione quando sei allenatore perché il cuore va meno forte e riesci a gestire meglio gli impulsi”.

– Inizia la conferenza.

Il mister a Milan Channel: “Paloschi? E’ un ragazzo molto positivo e generoso, sta facendo bene, si sta dando da fare. Il tempo passa, abbiamo sempre più allenamenti nelle gambe e nella testa, la situazione anche con il Parma è stata particolare perché in 10 per 90′ minuti abbiamo spinto fino alla fine, rischiando poco anche in 10 nel secondo tempo. Contro Lazio e Fiorentina abbiamo dimostrato carattere e compattezza durante i 90′. Come ho sempre detto ci vuole tempo per trovare gli automatismi, soprattutto tra i giocatori arrivati da poco che non conoscono il campionato italiano. Noi stiamo cercando di dare certezze ai ragazzi, e la partita di Firenze oltre al risultato dà tanto morale. Ora dobbiamo dare continuità. Il Chievo è una squadra pericolosa e vivace, che ha messo in difficoltà molte big quest’anno. Le mie richieste quando difendiamo sono state più o meno sempre le stesse, anche se poi è spesso l’avversario a determinare il modo in cui devi difendere. Davanti abbiamo avuto Taarabt in più con altre caratteristiche rispetto a Poli e queste ha  portato un altro tipo di gioco quando si attaccava, ma la compattezza delle due fasi è migliorata durante la Fiorentina”.

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