Maldini: “Hanno distrutto il Milan, Galliani si sente onnipotente. Balo non è un campione. Su Barbara…”

Duro. Amareggiato. Severo. Paolo Maldini dice la sua, con grande sincerità e trasparenza, sulla crisi che sta attraversando il Milan. E in un’intervista alla Gazzetta dello Sport non usa mezzi termini: “Hanno distrutto il mio Milan, Galliani si sente onnipotente ma non c’è nessun progetto“.

Insomma, secondo l’ex capitano, l’attuale situazione “nasce dall’addio di tanti calciatori con la mentalità vincente, questa dirigenza dimostra di pensare all’oggi e non al domani“. Quindi sulla gestione del mercato: “Gli acquisti dovrebbero essere funzionali al gioco, i parametri zero ti possono andare bene una volta, ma la seconda no. Affidarsi sempre ad un procuratore è ugualmente rischioso. In società non c’è un direttore sportivo, quando Leonardo spinse per me nel ruolo di ds, Galliani rispose che è una figura superata. Non ci sono bandiere, solo Filippo Galli e Mauro Tassotti, e anche l’eventuale addio del secondo sarebbe un danno incredibile”.

E ancora su Adriano Galliani: “E’ un grandissimo dirigente, ma il Milan che pure ha tanti dipendenti è sottostrutturato a livello sportivo. Se arriva un allenatore che dice che Pirlo non serve più al Milan, ci deve essere qualche dirigente che sottolinei che a livello sportivo continua ad essere un patrimonio del club. Galliani si crede onnipotente, non ricorda che tutti i successi non sono arrivati unicamente grazie a lui, ma anche grazie ad un gruppo che sapeva gestire lo spogliatoio. Se qualcuno non rigava dritto ci pensavamo noi“. E su Clarence Seedorf: “C’è il rischio che si bruci”. Su Filippo Inzaghi: “Sta facendo molto bene a livello di vivaio e questo conta”. E su Mario Balotelli: “Come Pato, non è ancora un campione, ma è sbagliato mettere tutto il peso su di lui. Credo però che se giocasse in una squadra già strutturata e vincente sarebbe un’altra storia”.

Infine sul proprio futuro e i contatti con Barbara Berlusconi: Abbiamo avuto due colloqui, Barbara mi voleva nel Milan, ma dopo la divisione delle cariche non ho più sentito nessuno. Se saprà gestire il Milan, dipenderà da chi si circonderà”.

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