Fininvest respira: conti in salute. Il monte-ingaggi cala a 150 milioni

Tempo di bilanci, non solo sportivi. Il Milan si appresta ad approvare il rendiconto per l’anno 2013 e i risultati, almeno in questo ambito, sono più che buoni. Basti pensare che Fininvest nel 2012 aveva dovuto versare 29 milioni di euro per riportare equilibrio nelle casse. Per il 2013, invece, secondo i calcoli diffusi dalla Gazzetta dello Sport, sarà di circa 4 milioni.

Un risparmio notevole, soprattutto se consideriamo che nel 2012 ci furono le cessioni (con plusvalenze) di Thiago Silva e Zlatan Ibrahimovic. La piccola perdita di bilancio, che sarà intorno ai 6,9 milioni è all’incirca la stessa dell’anno precedente con la fuoriuscita di due campioni che pesavano non poco sul bilancio della società rossonera. Motivo per cui il pareggio di oggi è più significativo di quello di un anno fa.

Se consideriamo l’ultima stagione completa, 2012/2013, i ricavi ammontano a 275,9 milioni di euro, frutto di 145,7 provenienti da diritti televisivi, 79,8 dall’area commerciale, 33,8 da ticket e abbonamenti, 16,6 da altre iniziative. I costi, invece, sono risultati 324 milioni di euro, con un’incidenza pesante proprio del personale (ovviamente squadra e staff tecnico compreso). Questa voce è scesa da 206,5 a 183,8 milioni nel giro di un anno. E per la chiusura del 31 dicembre 2013 si prevede una ulteriore diminuzione a 150 milioni, pari al 60 per cento del fatturato. Roba “normale” per un club.

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