Sì all’Europa League, ma già domenica è una finale: il cammino

Archiviata l’umiliante eliminazione dalla Champions League, il Milan ha intenzione di preparare al meglio le prossime partite di campionato per cercare di ottenere la qualificazione per la prossima edizione dell’Europa League. Già, malgrado una stagione senza coppe europee possa permettere di gettare le basi per il futuro con maggiore tranquillità e rappresenti un’ottima occasione per tornare a occupare i piani alti della classifica, la società rossonera ha dichiarato che l’obiettivo di questo finale di stagione è proprio l’accesso all’ex Coppa Uefa.

Al momento, la sesta posizione -ultima piazza utile per entrare in Europa League- dista otto punti ed è occupata dal Parma (nostro prossimo avversario). Ecco allora che la partita di scena a San Siro domenica pomeriggio assume grande importanza: il Milan deve senz’altro vincere. In caso di pareggio o- peggio ancora- di sconfitta, la rimonta rossonera verrebbe stroncata sul nascere, mentre il Parma potrebbe allungare o comunque mantenere un vantaggio considerevole. Ma non finisce qui. Bisogna infatti aggiungere che gli uomini di Roberto Donadoni, reduci da quindici risultati utili consecutivi, figurano con una partita in meno.

Nelle ultime undici gare di campionato, inoltre, il Milan è chiamato ad affrontare l’Inter e a fare visita a tre squadre che sulla carta sono temibili e in grado di batterci: la Lazio, la Fiorentina e la Roma. Insomma, la corsa all’Europa League è in salita. Riuscire nella rimonta, per lo meno a oggi, rappresenta un’utopia. Certo, nel calcio nulla è impossibile. Ma cercare di risalire la classifica quando mancano soltanto undici giornate al termine del campionato risulta un obiettivo di difficile realizzazione.

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