Berlusconi non vuole vendere, nel caso solo una minoranza: i dettagli

La clamorosa indiscrezione di Bloomberg, multinazionale nel settore dei mass media con sede a New York e filiali in tutto il mondo (rappresenta quasi il 33% dei 16 miliardi di dollari del mercato globale dei dati finanziari, con un fatturato stimato nel 2011 di 7,6 miliardi di dollari), che ieri, poco dopo le 21, ha annunciato il “Milan in vendita“, ha “strappato” ampi spazi di osservazione e discussione sui principali giornali (non solo sportivi), stamane in edicola.

Per il momento questo retroscena che ha dell’incredibile viene citato e in qualche caso approfondito. La Gazzetta dello Sport, per esempio, chiarisce subito che Silvio Berlusconi non vuole rinunciare al suo Milan. E che in casa Fininvest (che ha negato tutto lo scenario) stanno pensando sì ad una cessione ma diversa, quella del ramo Premium di Mediaset, visto che per fatturare non è essenziale cedere i rossoneri perché, comunque, l’inserimento della Tv qatariota Bein Sports all’interno del palinsesto potrebbe giovare e bastare alle casse della holding di Silvio Berlusconi. Anche il Corriere dello Sport aggiunge dei dettagli: in ogni caso, si legge, la quota destinata a possibili acquirenti, non sarà di maggioranza ma arriverà al massimo al 40%. Insomma, non c’è bisogno di preoccuparsi: Berlusconi e il Milan dovrebbero rimanere ancora insieme, come prima. Come sempre.

Ricordiamo che Bloomberg ha anche ammesso che Berlusconi alla banca Lazard (banca d’affari di origine francese, ma storicamente radicata anche negli USA. E’ una delle banche d’affari più attive nella consulenza alle imprese per le operazioni di fusione ed acquisizione. Si è sempre contraddistinta per la sua riservatezza e per la scelta di concentrarsi su clienti di grandi dimensioni), la stessa che ha rappresentato Moratti nella cessione del 70% dell’Inter a Thohir, avrebbe inviato materiale informativo sulla società rossonera a nuovi potenziali acquirenti. Il Milan è valutato da Forbes 688 milioni di euro.

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