Una prova da vero leader

Una serata sfortunata, ma di certo una serata che fa ben sperare. Il Milan ha perso per 2-0 contro la Juventus una gara a tratti dominata specie nel primo tempo. Ma, si sa, il calcio è una questione anche di fortuna e di cinismo e i bianconeri sono già una grande squadra, il Milan di Clarence Seedorf sta facendo i primi passi per diventarlo, un giorno. Molti sono gli aspetti positivi dei rossoneri visti contro la capolista. Una buona organizzazione di gioco, una prima vera identità di squadra e le giocate dei singoli. Per molti addetti ai lavori, per esempio, il migliore del Diavolo è stato il capitano, Riccardo Montolivo.

Una prova da vero capitano, da leader che finalmente inizia ad entrare nei meccanismi del nuovo modulo utilizzato dal tecnico olandese. Una prova maiuscola sia in fase di costruzione del gioco, sia in interdizione. Nel primo tempo vince nettamente il confronto con Andrea Pirlo, è sempre lucido e non sbaglia un passaggio. Non a casa la manovra del Milan ne trae beneficio e, molte delle azioni che mettono in difficoltà la Juventus, partono dai suoi piedi “illuminati”. La corsa ed il dinamismo di De Jong, al suo fianco, lo aiutano ad esprimersi al meglio.

Come tutto il Milan, poi, cala alla distanza, soprattutto dopo il gol di Tevez che spezza le gambe ai rossoneri. In effetti, da lì a poco arriva il cambio con Honda, cambio che chiude definitivamente anche la gara. L’anno scorso nella gara di fine novembre vinta contro i bianconeri, l’ex Fiorentina indossò la fascia di capitano per la prima volta, quest’anno, nella stessa gara, ha dimostrato di potersela meritare senza ma e senza se. Certo, l’annata disputata fin qui resta ancora al di sotto della sufficienza e delle sue potenzialità, ma ci sono ancora oltre due mesi per tornare ai livelli ammirati solo un anno fa.

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