Talento e nuove idee, quando il riscatto di Adil&Adel è d’obbligo

Il Milan vince contro il Chievo, conquista la sua seconda vittoria consecutiva nell’arco di tre giorni e fa respirare un pochino Clarence Seedorf, entrato nel vortice mediatico dell’ultima spiaggia prima di queste tre gare. I rossoneri convincono sul piano del gioco, creano molto contro gli uomini di Corini e per la seconda gara consecutiva non subiscono gol. Tutti i titoli ovviamente e giustamente sono per Kakà, autore di una meravigliosa doppietta nella sua gara numero 300 in rossonero, ma la sfida di ieri sera ha lasciato segnali importanti anche da altri giocatori. In particolari da Adil Rami e Adel Taarabt, che in queste ultime gare devono convincere la società a riscattarli nella prossima stagione.

Il difensore francese dopo un bell’impatto aveva iniziato a far scricchiolare la certezza della sua permanenza con alcune prove negative come quella in Champions e quella contro il Parma dove aveva anche segnato. Trovava la via del gol con continuità ma dietro le amnesie erano abbastanza gravi e non sembrava più quel giocatore solido e aggressivo dell’inizio. Ieri invece, così come a Firenze è tornato a dominare e a comandare il reparto, e ha trovato anche un assist dolcissimo per il tap in di Balotelli che ha sbloccato la gara. Taarabt invece aveva già convinto tutti, da subito, dalle prime uscite in cui era stato per  distacco il migliore in campo. Seedorf sembrava non potesse fare più a meno dell’ex QPR ma dopo la Champions era quasi ‘scomparso’ dal campo, due panchine consecutive contro Parma e Lazio che avevano fatto temere il peggio: non gioca più perché non lo vogliono riscattare. Questo il pensiero fisso dei tifosi del Milan che già prospettavano un Aquilani-bis. Il marocchino invece si è riconquistato una maglia da titolare e contro il Chievo ha giocato un’altra grande gara, fatta di tantissima qualità (chiedere al povero Paloschi) e di una capacità di spaccare la partita impressionante.

Adil e Adel ancora uniti nel giocarsi la riconferma con la speranza che il Milan possa unirli ancora, con la stessa maglietta addosso, quella rossonera, quella che loro vorrebbero continuare a vestire.

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