Abbiati, è il periodo della delizia

Se il Milan è riuscito a mettere assieme quattro vittorie consecutive e ad alimentare nuovamente speranze di Europa League, gran parte del merito nelle ultime due partite è di Christian Abbiati. Il numero uno rossonero ha permesso alla sua squadra di allungare la striscia positiva più lunga della stagione attraverso due prestazioni da superman a Marassi contro il Genoa e a San Siro contro il Catania. Il Diavolo non gioca bene e rischia qualcosina dietro? Niente paura ci pensa Christian.

Era già successo nella passata stagione, nell’anno dello scudetto, nel lontano 1999 con quella super parata sul tiro di Bucchi, nella semifinale di Champions del 2003: i finali di stagione esaltano Abbiati che sfodera il meglio di sé negli ultimi due mesi e riesce a raddrizzare annate che non erano partite benissimo. Ed è proprio questa la pecca dell’estremo difensore rossonero. I suoi inizi di stagione balbettanti e la sua discontinuità sono stati sempre il suo limite più grande che, forse, non gli ha permesso di issarsi tra i migliori portieri italiani.

Questo exploit di rendimento, oltre ad avere un ritorno positivo sulla stagione del Milan, potrà sicuramente avere un effetto benefico sul suo contratto. Lasciando un buon ricordo è più facile attirare le attenzioni della società: è per questo che la sua conferma per l’anno prossimo è sempre più probabile. Forse avverrà con compiti diversi, probabilmente nella prossima stagione non sarà più il portiere titolare, ma la sua carriera in rossonero non avrà il suo epilogo nelle prossime cinque partite. D’altronde, cosa c’è di meglio per un giovane portiere che ambisce ad essere il futuro numero uno del Milan che crescere con a fianco uno che questo ambiente lo conosce alla perfezione?

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