Sacchi: “Per i giovani parola d’ordine divertirsi. E sulle squadre B…”

In questi ultimi tempi, evocare, per qualsiasi ragione sia, Arrigo Sacchi, per i milanisti, è davvero una sofferenza. Il dovere di cronaca, tuttavia, ci impone di ricordare, anche solo nominandolo, una delle persone chiave della storia del Diavolo, l’uomo che, insieme al Presidente Berlusconi, l’ha fatta girare questa storia dopo anni di galleggiamento nelle pericolose acque della mediocrità. Purtroppo Arrigo Sacchi, oggi, non è più a Milanello. Fa il commentatore nei post-partita per le reti Mediaset. Nonostante ciò non disdegna andare a vedere partite, soprattutto di calcio giovanile.

Presente oggi alla partita amichevole disputata a Coverciano dalla Nazionale Under 21 contro la Fiorentina Primavera, Sacchi ha parlato del sistema calcio in Italia, soffermandosi principalmente sui temi legati al calcio dei ragazzi, dei calciatori di domani. Sul divertimento che i ragazzi dovrebbero avere nel giocare, il Mister di Fusignano ha detto: “I giovani italiani hanno perso la gioia di giocare perché il nostro è un campionato di grande sofferenza”.

Sulla possibilità, invece, di introdurre le squadre B come in Spagna o in Inghilterra: “Sono favorevole alla loro introduzione, potrebbero aiutare il nostro calcio”. Le rose più ampie con la possibilità di pescare dalla squadra B nel caso di infortuni in quella A o un certo tipo di “player development” sotto la supervisione dei tecnici della squadra A potrebbero essere due fra i vantaggi che l’introduzione della squadra B potrebbe apportare alle venti partecipanti al campionato di A.

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