La furia di Balotelli, altra prova di immaturità. E ora con Seedorf…

Quando tutti si aspettavano una prova di maturità, lui ha ancora una volta deluso, sia in campo che fuori: stiamo parlando di Mario Balotelli. Il giocatore più talentuoso a disposizione di Seedorf era chiamato a guidare il Milan nell’impresa di riuscire a strappare alla Roma almeno un pari, ma Mario ha deluso come spesso accade nei match che contano.

Sarà proprio per il suo immenso potenziale, uno di quelli che fanno presagire che il passaggio da ottimo giocatore a fuoriclasse assoluto sia sempre sul punto di avvenire, sarà perché a qualcosa bisognerà pur appigliarsi in questa difficile stagione, ma tutto l’ambiente Milan, alla vigilia delle grandi sfide, si aspetta da SuperMario la giocata, la partita di spessore che magari possa permettere al Diavolo di uscire indenne da gare proibitive, aspettative quasi puntualmente deluse. Non è un caso se tutti i siti online e tutte le testate giornalistiche abbiano dato a Mario un voto che oscilli tra il 4 ed il 4,5, che bene indica la partita del 45 rossonero: nel primo tempo ha una grande chance in contropiede, ma pensa bene di gettarsi a terra dopo un lievissimo contatto con Castan (meritandosi i fischi del pubblico di fede giallorossa e forse non solo) con l’arbitro che puntualmente lascia correre, segni di nervosismo con i compagni (Taarabt su tutti, si proprio con il marocchino che ieri si è dannato dando fondo a tutta l’energia per la causa) e, poco prima di uscire, si arrabbia come un bambino con Montolivo reo di non avergli permesso di battere una punizione più vicina al centrocampo che all’area di rigore giallorossa. Ma il peggio deve ancora venire. Seedorf pensa bene di sostituirlo per inserire Pazzini, Mario non la prende bene: uscendo dal campo (fischiatissimo dal pubblico dell’Olimpico ormai noto “nemico” del giocatore), l’attaccante della Nazionale chiede platealmente spiegazioni all’olandese per il cambio e stizzito va in panchina

Tutto finito? Neanche per sogno. È nel dopo gara, precisamente ai microfoni di Sky, che Balotelli da il peggio di sé: a Giancarlo Marocchi che gli imputava di muoversi troppo poco in campo, la punta rossonera ribatte con un “Chi è che parla? Secondo me, non capisce di calcio“, mentre a Panucci e Boban, che poco prima avevano espresso i loro dubbi sul considerare Balo un top player, il 45 stizzito ribatte così: Penso di essere un giocatore normalissimo, non un fuoriclasse. Siete voi che vi aspettate sempre cinque gol da Mario. Quando il Milan vince, Mario è bravo, quando il Milan perde è colpa di Mario. Non serve a nulla definirmi patrimonio del calcio italiano“, mentre non ha voluto rilasciare dichiarazioni ai microfoni di Mediaset Premium. Insomma un atteggiamento non proprio professionale. Con il senno di poi, è senza dubbio da bollare come errata la decisione della società di esporre il nervoso Balotelli alla gogna mediatica.

Di giocatori più giovani e già maturi ne è pieno il mondo, tuttavia a quasi 24 anni è presto per emettere una definitiva condanna, anche se il tempo passa e non aspetterà di certo Balotelli in eterno.

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