Chiusa malissimo una settimana ad altissima tensione

Si conclude contro la corazzata Roma la striscia di cinque vittorie e sei risultati utili consecutivi dei rossoneri. La partita di venerdì ha lasciato inevitabilmente qualche strascico in casa Milan, ma in una settimana ben ricca di avvenimenti preferiamo spostare il focus del nostro Borsino soltanto su un aspetto del match dell’Olimpico, ossia il ritorno del solito Balotelli. Inconcludente e svogliato in campo, senza corsa e grinta, sostituito e arrabbiato contro Seedorf e, ciliegina sulla torta, piccato contro i giornalisti di Sky che hanno sottolineato i suoi inguaribili difetti. La sceneggiata di venerdì sera in diretta tv è stata, dunque, soltanto l’amara e indegna conclusione dell’ennesima serata da dimenticare per il numero 45 rossonero che, finora, ha sempre clamorosamente fallito gli appuntamenti importanti, soprattutto dal punto di vista caratteriale. IN RIBASSO.

Venendo alle vicende della settimana, non possiamo che iniziare dalle numerose voci sulle offerte arrivate dall’Asia per l’acquisizione della maggioranza societaria del Milan, tutte puntualmente smentite dalla Fininvest, con un Berlusconi pronto a sottolineare come il Diavolo valga più dei 500 milioni offerti dal magnate di Singapore Peter Lim e dal cinese Zong Quinghou e che, per tale motivo, non è assolutamente in vendita. Tuttavia, le offerte dei magnati asiatici (500 milioni per poco più del 50% della società) e le analisi di esperti economisti come Marco Bellinazzo de “Il Sole 24 Ore”, che hanno stimato il valore del Milan tra i 600 e i 700 milioni di euro, confrontati con l’acquisto del 70% dell’Inter da parte di Thoihr per una cifra sui 250 milioni, evidenziano un fondamentale aspetto per noi tifosi, e non solo: il Milan vale più dei cugini! IN RIALZO.

Altro argomento di primo piano della settimana è stato quello riguardante le voci di mercato intorno ad alcuni uomini che meglio hanno giocato in questi ultimi mesi. Non c’è dubbio che Rami e Taarabt sono al centro degli interessi di grandi club europei come il Manchester United, così come è indubbio che il Milan, ancora una volta, sembrerebbe dover pensare più a fare cassa che a vincere. Per tale motivo, appare difficile che i due vengano riscattati a fine stagione, senza contare che tutto il pacchetto difensivo potrebbe fare le valigie a giugno. Rivoluzione sì, ma sarebbe anche il caso di non esagerare. IN RIBASSO.

Chiudiamo con il mini giallo sulla questione maglia per il derby. Il Milan avrebbe dovuto giocare la sfida del 4 maggio contro l’Inter con la terza divisa della stagione 2014/2015, giallo tenue con chiaro riferimento ai colori brasiliani in vista del Mondiale. Quindi, domenica 18 maggio, la squadra di Seedorf si sarebbe presentata in campo contro il Sassuolo, sempre a San Siro, con la nuova maglia rossonera della prossima annata. Tutto concordato col Marketing con l’obiettivo di promuovere la terza maglia in un evento clou della stagione. SpazioMilan.it ha anticipato la strategia, ma da un lato le proteste dei tifosi, peraltro numerose anche sulla nostra pagina Facebook e sul profilo Twitter, e da un altro lato qualche black-out nella comunicazione interna del marketing rossonero, hanno indotto Barbara Berlusconi a fare dietrofront. A darne anticipazione è stato il nostro giornale, dopo la conferma giuntaci dall’entourage dell’amministratrice delegata rossonera: il derby si giocherà con la tradizionale casacca rossonera. A riprova che a volte la passione viscerale com’è quella per la propria squadra di calcio prevale sulle esigenze commerciali. IN RIALZO.

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