Una settimana che… accende la speranza rossonera

Quella di ieri sera sul Catania è stata la quarta vittoria consecutiva e non accadeva dal marzo 2013, oltre un anno fa. Basta questa notizia per classificare come positiva la settimana conclusasi con il successo per 1-0 sugli etnei. Tra l’altro, sono state due le partite giocate in settimana, poiché la sfida contro il Genoa è andata in scena lunedì e ha visto, anche in questo caso, i rossoneri imporsi di misura su un’altra rossoblu. La lotta per un posto in Europa, dunque, si fa incandescente, a sole cinque giornate dal termine, e il Milan ha tutte le carte in regola per recitare un ruolo da protagonista. IN RIALZO.

Gran parte del merito di questa cavalcata va a Seedorf, che ha saputo ridare alla squadra una solidità difensiva che mancava da tempo immemore. Nelle ultime quattro partite, infatti, il Milan ha subito solo una rete, situazione mai verificatasi in questa stagione e che certifica come la squadra sia ora ben messa in campo e molto più compatta, segno che il tecnico olandese è riuscito a trovare finalmente la quadratura del cerchio. Lo dimostra anche il fatto che la coppia centrale titolare sembra esser stata definitivamente trovata nei francesi Mexes e Rami, i quali, a parte qualche sbavatura, garantiscono sicurezza e una notevole prestanza fisica. Del resto si sa che, soprattutto in Italia, i punti si portano a casa innanzitutto grazie alla fase difensiva. E finalmente lo ha capito anche Seedorf. IN RIALZO.

Ma chi ha visto le sfide contro Genoa e Catania potrebbe obiettare che non è tutto oro quel che luccica. Si è trattato, infatti, di due vittorie molto sofferte, che hanno messo in luce debolezze da parte dei rossoneri soprattutto nel riuscire a difendere il vantaggio acquisito. Era successo a Genova, dove i ragazzi di Seedorf hanno subito il gioco dei rossoblu dopo essere passati in vantaggio, si è ripetuto ieri sera, con la squadra che ha rischiato più volte di subire il pareggio, anche dopo l’espulsione di Rinaudo. Segno dell’incapacità dei rossoneri di chiudere il match, vuoi per una certa sufficienza nella gestione delle partite, vuoi per un’ancora debole compattezza dal punto di vista psicologico e per una situazione fisica non ottimale. Resta solo da migliorare questo aspetto e poi l’Europa sarà del Diavolo. IN RIBASSO.

Altre belle notizie per il Milan sono venute dal Torneo Champions de Futbol, primo Memorial Luis Aragones, dove gli Allievi I e II Divisione, allenati da Christian Brocchi, hanno raggiunto la finale, cedendo per 1-0 all’Atletico Madrid, peraltro nettamente battuto per 3-1 nella fase a gironi. Nella due giorni di Madrid, i giovani rossoneri, dopo aver battuto l’Atletico, hanno pareggiato 2-2 con l’Alcobendas, raggiungendo così la semifinale. Ad attenderli c’era il Barcellona, superato ai calci di rigore. Sabato pomeriggio lo sfortunato epilogo, con i ragazzi di Brocchi costretti a salutare la coppa a un passo dal traguardo, ma consapevoli comunque delle loro immense capacità. Dimostrazione, una volta di più, che il vivaio rossonero è ricco di preziosi talenti. IN RIALZO.

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