SM RELIVE/ Casa Milan, Lady B: “Il progetto prevede 20-30 assunzioni. Con Galliani il rapporto è sereno. Maldini? Un suo arrivo sarebbe…”

Dal nostro inviato in via Aldo Rossi 8 a Milano, Christian Pradelli

E’ un giorno storico per il Milan, che presenta ufficialmente la nuova sede rossonera (già operativa da più di 4 mesi). E’ un giorno storico per Barbara Berlusconi, che, senza la presenza di Adriano Galliani, fa gli onori di Casa e soprattutto per la prima volta parla di fronte alla stampa. Da via Turati 3 a via Aldo Rossi 8, dal passato all’avvenire: il Diavolo si rifà il look nel segno dell’innovazione. Casa Milan, inizia lo spettacolo.

LA CONFERENZA STAMPA IN DIRETTA

– La presentazione è terminata.

– Su Maldini:Paolo Maldini rappresenta tutt’oggi una bandiera del Milan e si rende sempre disponibile per tutte le iniziative che proponiamo. Con Paolo ho parlato in maniera molto generale, ma potrebbe anche essere positivo se lui volesse portare il suo contributo”.

– Sulle assunzioni: Crescere vuol dire permettere ad altre persone di portarci la loro professionalità. Questo progetto prevede tra le 20 e le 30 assunzioni, da oggi pomeriggio è possibile inviare il proprio curriculum al sito del Milan”.

– Sulle perdite del Milan: “Negli ultimi due anni abbiamo contenuto le perdite in modo significativo, anzi abbiamo avuto un sostanziale pareggio di bilancio. Senza la Champions pensiamo che i risultati saranno molto differenti e penso che mio padre si riferisse a questo. La mia famiglia ha investito tanto nel Milan e continuerà a farlo. Sicuramente non potrà essere un’iniziativa commerciale a risanare i conti del Milan, ma potrà esserlo l’insieme di tutte le iniziative commerciali a cui stiamo lavorando da due anni”.

– Sulle Europee: Rimaniamo concentrati su Casa Milan, da domani sarò disponibile per tutta una serie di altre domande”.

– Barbara sulla sua imitazione in tv: “Questa conferenza potrà darle nuove imitazioni, l’ho trovata divertentissima, l’ho chiamata ieri per complimentarmi”.

– Barbara su Galliani: “Al momento il nostro rapporto è estremamente positivo, sicuramente c’è stato un confronto anche duro di visioni, abbiamo potuto discutere a lungo e ora abbiamo ritrovato intenti e obiettivi comune. E’ un rapporto sereno e speriamo possa essere duraturo”.

– Barbara sulla possibile cessione di una quota del club: “Ho visto che negli ultimi mesi si è parlato molto sui giornali della cessione del Milan, ma è una informazione non corretto. La mia famiglia vuole continuare ad investire nel club e garantirci importantissimi risultati sportivi. Diverso il discorso di una partnership, che sarebbe una cosa ben vista e ci permetterebbe di approcciare alla costruzione di strutture impegnative con più serenità e in questo senso i miei prossimi viaggi in Medio Oriente, Asia e America sono fatti anche per capire se ci sono realtà interessate a questo tipo di partnership”.

– Barbara sul fatturato di Milan e Juve: “Per quanto riguarda il sorpasso della Juventus sicuramente il ruolo principale è quello dello stadio e il bacino di tifosi bianconeri. Per quanto riguarda quelle che sono le nostre considerazioni sul fatturato, penso che la spinta commerciale debba essere molto concreta. Abbiamo un fatturato molto alto e la maggior parte lo destiniamo alla parte sportiva, sicuramente l’aumento del fatturato è fondamentale per poter competere con i maggiori club europei”.

Kalma sui numeri di Casa Milan: “E’ difficile stabilire l’affluenza, ma per il primo anno intero aspettiamo 150mila persone, speriamo di diventare una delle Top10 attrazioni della città”.

– Barbara sul nuovo stadio: “Più che importante direi fondamentale, per fare un balzo in avanti la costruzione di uno stadio di società è la base da cui partire. Tuttavia siamo nel sistema italiano che non ci agevola, ma tuttavia vogliamo tentare di costruire il nostro stadio di proprietà. Stiamo vagliando tante ipotesi per scegliere l’area migliore per accoglierci. Non c’è solo l’area Expo. Le tempistiche non dipendono da noi, perché fosse per noi inizieremmo già domani con i lavori. Purtroppo dobbiamo relazionarci con Comune, Regione e Stato, quindi non so rispondere”.

 – Barbara sugli sponsor legati alla mancata Champions: “Veniamo da anni buoni, solo tre anni fa abbiamo vinto lo scudetto. Sicuramente non andare in Champions ci crea dispiacere e complicazioni per gli introiti e il fatturato. Tuttavia, lo sport è ciclico, il Milan ha una storia di eccellenza costruita negli ultimi 30 anni e quindi non credo che un anno possa cambiare le cose e la volontà degli sponsor di legarsi al Milan. Non sono preoccupata, sia Fininvest che mio padre vogliono continuare ad investire in questo asset e io sono molto positiva in questo senso”.

 – Barbara sulla passione per il Milan: “Le passioni non si ereditano ma si ispirano e in questo senso mio padre è stato un grandissimo ispiratore portandomi allo stadio sin da bambina. Sono cresciuta in questo ambiente e il rapporto con lui mi ha permesso di ricevere moltissimi consigli, anche se lui passa al volermi dare consigli su moduli e formazioni ma a quel punto gli chiedo di chiamare Galliani perché con me il confronto diventa difficile”.

Barabra sui ricavi del Milan: “In questo momento, i nostri ricavi dipendono per il 60% dai diritti tv, il 15% dallo stadio e il resto è commerciale. Abbiamo la necessità di voler bilanciare questi introiti e uno dei modi è investire nel commerciale. Ovviamente ci saranno dei tempi in cui verrà valutata la positività dell’operazione, ma noi crediamo possa essere un’iniziativa importante”.

 – Barbara sui mercati esteri: “Vogliamo incrementare la nostra presenza sui mercati orientali. Abbiamo tantissimi tifosi in giro per il mondo e vogliamo sfruttare al massimo questa cosa, l’obiettivo quindi è di superare i confini italiani. Speriamo di portare questo format nei principali mercati del mondo”.

 – Barbara sull’importanza di Casa Milan: “Innanzitutto voglio ricordare che a via Turati abbiamo lasciato il cuore, ma quel posto non ci permetteva di avere contatti con i tifosi, che sono la linfa vitale. Io e il signor Galliani ci siamo confrontati molte volte, concordando che sarebbe stato stupendo per i nostri tifosi visitare quando volessero i trofei vinti dal Milan. Poi Casa Milan ci permetterà di sviluppare tantissime iniziative, anche di tipo commerciale. Abbiamo la piazza dove portare avanti numerosi eventi. Questo progetto ci permetterà di costruire. E’ un luogo dove sempre più spesso verranno a farci visita anche i nostri giocatori”.

12.09 – Cominciano le domande dei giornalisti

12.00 – La parola ora passa all’architetto Fabio Novembre: “Sono molto orgoglioso di questo video perché appare chiaro che l’architettura non ha e non può avere scopi meramente funzionali, ci sono messaggi da veicolare. Son partito oltre che dagli input meravigliosi di questa donna accanto a me, anche dal nostro nome. I latini dicevano che il destino è del nome, Milan è la traduzione inglese della nostra città. In esso c’è la parola uomo, la parola man, e solo l’uomo al centro di tutto che può cambiare il corso della storia. Vogliamo inserire un nuovo umanesimo nella visione di questo club. Noi essere umani abbiamo un lato A e un lato B, siamo come un vettore, tutto assume significato quando l’uomo si muove. Le immagini sfumate accompagnano il dinamismo all’interno di questo edificio. Alla base di questa famiglia c’è un impero mediatico che è una cosa meravigliosa, perché io penso che certo immagini debbano essere diffuse e amplificate, esprimendosi a 360 gradi. Avete presente il simbolo del wifi? E’ esattamento quello che è il Milan oggi, un sasso nello stagno placido del calcio internazionale. Vogliamo comunicare con il mondo e non credo ci sia nulla di arrogante in questo. Noi vogliamo arrivare al mondo con parole semplici, esattamente come il calcio che rappresentiamo”.

11.55 – Viene ora proiettato un video

11.50 – Infine, Kalma sulla piazza esterna del centro: “In piazza ci sarà un maxischermo dove faremo vedere delle immagini e dei filmati, dove si potranno vedere le partite dei Mondiali. Poi abbiamo tutto un programma di eventi per far vivere questa piazza. Offriremo inoltre una linea wifi ottima a chi viene a visitarci. In sintesi è un posto per tifosi dove vivere la passione insieme a giocatori, dipendenti, partners”.

11.45 – Kalma sul ristorante: “Dal Milan Store si può passare direttamente al ristorante, sempre al livello piazza ma dall’altro lato, con 160 posti, 105 a sedere e 55 al bar tavola calda. Il pubblico non è solo quello esterno ma anche quello dei dipendenti. Sarà aperto dalle 8 di mattina fino a mezzanotte e cambierà pelle durante il giorno. Mentre la mattina fuori dai pasti sarà un bar, durante il pranzo diventa la nostra mensa, sia per i dipendenti che per chi viene da fuori. La sera a cena diventa un filo più elegante, raffinato, buono ma onesto, niente di esagerato. Ovviamente durante le partite scendono gli schermi e vediamo la partita con i tifosi. Non è un ristorante a tema ma nostro, del nostro mondo, si chiama cucina Milanello e la storia è molto semplice: quando il progetto della nuova sede è partito, parecchi dipendenti hanno proposto di prendere i nostri cuochi di Milanello, che hanno una reputazione importante.

11.40 – La parola passa a Jaap Kalma: “Tocca a me presentarvi le varie funzioni pubbliche di questo luogo nel dettaglio. Il pubblico normalmente arriverebbe dalla strada al museo, che si chiama Mondo Milan proprio perché non vogliamo solo raccontare la storia ma renderlo un mondo vivo, parleremo di presente e anche di futuro al suo interno. Il percorso parte dalla storia, in un modo fisico, e la raccontiamo attraverso statistiche, immagini, video e foto. Questa porta ad una sala trofei e da là si andrà ad una sala chiamata Galleria di Campioni, in cui prestiamo attenzione a 100 giocatori ritenuti importanti nella nostra storia. Un altro aspetto importante è quello tecnologico, lavorando anche con una partnership come quella di Google, tutto il Museo diventerà un percorso personalizzato. Stiamo anche sviluppando un app, per gli Smartphone, che diventeranno uno strumento in più, una sorta di audio-guida per il Museo. Dal Museo si arriva nel negozio, la cui impostazione è un po’ particolare, non volevamo fare un semplice store, ce n’è già uno bellissimo al centro. Abbiamo cercato di fare un’experience store, selezionando i prodotti più belli, alcuni in anteprima, altri in esclusiva”.

11.31 – Ancora Barbara: “Questo progetto è il primo tangibile di questa nostra voglia di cambiare e ripensare al modello di sviluppo del nostro club. Ci tenevo poi a dire che questa è una sfida unica nel suo genere e arriva in un momento di difficoltà per il Milan perché le congiunture economiche non sono favorevoli ma noi ci crediamo tantissimo. Ci tengo a ribadire anche l’impegno della mia famiglia, che non deve e non vuole mai mancare, c’è la voglia e l’interesse di continuare ad investire nel nostro club. Questo progetto fa parte di una strategia più ampia, che possa fare da supporto all’ambito sportivo, tramite ricavi che possano incrementare l’acquisto di giocatori.

11.30 – Le prime parole di Barbara: “Desidero ringraziare Kalma, direttore commerciale e Fabio Novembre, architetto famoso in tutto il mondo. E’ una giornata molto importante per noi, perché presentiamo quello che per due anni è stato il mio sogno e quello di tante persone che hanno lavorato con me per realizzarlo. Per introdurre Casa Milan voglio iniziare dal concetto di famiglia. Avevamo bisogno di una casa più funzionale, più adatta ad accogliere le sfide che il futuro ci riserverà. Volevamo che fosse un luogo di relazione per tutti i nostri tifosi. Ci è dispiaciuto salutare via Turati, ma lì non avevamo la possibilità di crescere, di migliorarci e di fare nuove assunzioni. Una realtà questa che posa avere anche un valore commerciale. Un accenno allo stadio, che dal mio punto di vista è quello che ci potrà realmente permettere di fare un balzo in avanti e competere con i grandi club europei. Casa Milan sarà anche la casa dei tifosi, di tutti quelli che avranno voglia di incontrare i nostri valori. La prima fase è il Museo, Mondo Milan, poi uno Store e infine un ristorante che prende ispirazione dal famoso ristorante di Milanello. Un accenno alla zona, abbiamo deciso di trasferirci qui perché è in una posizione strategica sia per lo stadio che per Milanello, ed è perfetta per rappresentare la dinamicità che si lega con i nostri programmi di sviluppo futuri. Il Milan oltre ad avere un ruolo importante nello sport ha anche un grande valore sociale e speriamo possa dare importanza a questa area di Milano”.

11.22 – La sala stampa è intitolata a Beppe Viola, grande giornalista sportivo italiano. Tra gli ospiti anche Daniele Massaro.

11.00 – La conferenza comincerà dalle 11.30. L’ingresso per i giornalisti è fissato entro le 11, al termine previsto un amipo rinfresco.

10.55 – Protagonisti dell’evento anche Jaap Kalma, Direttore commerciale A.C. Milan, e l’architetto Fabio Novembre.

10.50 – Ricordiamo che Barbara Berlusconi è Vice Presidente ed amministratore delegato del Milan dallo scorso dicembre, quando il CdA, organizzato proprio a Casa Milan, sancì la sua definitiva salita al potere.

10.45 – Casa Milan è una realtà dallo scorso 12 novembre.

10.40 – La nuova sede è un palazzo di 9.000 metri quadri, su sei piani (quattro più due interrati), con un tetto spiovente disegnato dall’archistar italiana Fabio Novembre. Intorno sorge una piazza sopraelevata a forma di ventaglio, ampia 20.000 metri quadri, tra il prisma della Vittoria Assicurazioni e altri nuovi centri direzionali e residenziali. Di fronte il Parco Vittoria, progettato da Charles Jencks e Andreas Kipar e caratterizzato da una grande spirale. Nei prossimi mesi la piazza si animerà di locali e spazi da dedicare ad eventi.

10.35 – Casa Milan ha preso forma nel cuore della zona della vecchia Fiera, tra il Portello, i padiglioni di Fieramilanocity e l’avveniristico quartiere di Citylife. Una zona comoda anche per gli spostamenti con Milanello e lo stadio Meazza.

10.30 – L’addio alla vecchia e gloriosa sede di via Turati dopo 47 anni di lavoro e passione.

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