Milan, la quarta sinfonia non è delle migliori. Poco gioco ma uniti

Il Milan batte il Catania 1-0, inanella la quarta vittoria consecutiva e si porta a soli tre punti dal sesto posto del Parma che vale l’Europa League. Montolivo decide la gara con una magia da fuori area, Abbiati si traveste da superman e permette ai rossoneri di uscire imbattuti per la terza volta nelle ultime quattro partite. Le note positive della serata, però, finiscono qui. Gli etnei, fanalini di coda e ormai quasi spacciati ad un’inevitabile retrocessione, sono per larghi tratti padroni del campo e mettono in apprensione più volte gli uomini di Seedorf, nonostante abbiano giocato gli ultimi 15′ in inferiorità numerica.

I rossoneri sono apparsi troppo superficiali nella gestione del pallone e non sono riusciti ad imporre il proprio gioco, anzi, per gran parte del secondo tempo, la squadra sembrava essere sparita dal rettangolo verde. Chi si aspettava una vittoria larga e facile del Milan, si sarà ricreduto fin da subito. Ad inizio gara, infatti, è il Catania ad essere molto più aggressivo e a proporre spunti interessanti. Abbiati in avvio compie la prima grande parata su un tiro a giro di Barrientos. Solo dopo il primo quarto d’ora, il Diavolo inizia ad affacciarsi nella metà campo avversaria e a prendere in mano il pallino del gioco grazie alle giocate di Taarabt, che nella prima frazione andava via agli avversari con una facilità impressionante, e a qualche tiro dalla distanza di Balotelli. Al 23′ arriva il vantaggio con un gran tiro da 30 metri di Montolivo che lascia di sasso Andujar (colpevole).

Il Milan è tutto qui. Verso la fine del primo tempo i rossoblu tornano ad affacciarsi dalle parti di Abbiati e i padroni di casa si spengono lentamente.  Nella ripresa è ancora Catania, e deve pensarci di nuovo Abbiati a tenere inviolata la propria porta con un intervento sotto l’incrocio su punizione da fuori di Lodi. La squadra soffre, ma poco dopo la mezz’ora Rinaudo si fa ammonire per la seconda volta lasciando i suoi in 10. La superiorità numerica non è un fattore determinante, perché sono ancora gli ospiti a cercare con convinzione il pareggio, anche se in contropiede il Milan, nel finale, va vicino al raddoppio prima con un tiro a giro di Taarabt, poi con una gran botta di Balotelli. Entrambe le volte, però, la palla esce di pochissimo. Sono le ultime emozioni di un match non indimenticabile.

La risalita in classifica continua, la rincorsa ad un posto in Europa non conosce ostacoli, ma dal punto di vista del gioco la squadra compie un altro passo indietro. Già a Marassi la truppa di Seedorf non aveva convinto come quella che si era sbarazzata di Fiorentina e Chievo. Ieri è arrivata un’ennesima conferma che al momento la squadra non è brillantissima. Ora, però, la differenza rispetto al passato è che la squadra sembra essere più unita, più compatta e, anche giocando meno bene, riesce con l’abnegazione e lo spirito di sacrificio a portare a casa risultati che fino a qualche domenica fa erano di segno opposto. L’Europa è a portata di mano, fermarsi ora sarebbe un sacrilegio, ma dopo il Livorno ci saranno Roma e Inter e, per fare punti, servirà ben altro Milan.

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