Progetto giovani… sul mercato

Era l’estate del 2012. Il Milan veniva smantellato. Via tutti i senatori, via Ibrahimovic e Thiago Silva, venduti per fare cassa e risanare i debiti (o almeno così ci hanno raccontato). Era l’anno zero, era il punto di non ritorno. Si doveva ripartire da un progetto nuovo, da una squadra più italiana e più giovane. Ora, a meno di due anni da quelle dichiarazioni e da quella che sembrava essere una nuova impostazione societaria, non sembra esserci traccia di un progetto appena accennato. Eppure, ad inizio della passata stagione le cose sembravano potessero andare davvero in tal senso.

El Shaarawy era il simbolo di una squadra che stava cercando di rialzarsi con i vari Niang, De Sciglio, Montolivo ed Abate (gli ultimi due italiani, anche se non giovanissimi) al centro di un cantiere che, da lì a breve, sembrava aprirsi anche ai giovani Petagna, Cristante e Saponara. In questa stagione, tra infortuni e necessità societarie, c’è stata una netta inversione di tendenza e nessuno dei sopra citati ha avuto troppa fortuna e spazio, sia nella gestione Allegri che in quella Seedorf. Anche i nuovi arrivi (tolti forse in parte Taarabt e Poli), Matri, Kakà, Rami, Essien, Silvestre, non rispecchiano per nulla quello che doveva essere il nuovo progetto.

Tutti i giovani che il Milan ha in rosa, intanto, potrebbero fare la valigia a giugno (tranne forse El Shaarawy). Salvo sorprese partiranno in prestito Cristante, nel mirino dell’Atalanta ed apprezzato anche all’estero, e Saponara, mai visto davvero sul campo. Senza Coppe e con il fatturato in calo il Milan sarà costretto a cedere i suoi big e tutti gli indizi portano a De Sciglio, uno dei pochi ad avere mercato. Il terzino classe 1992 non ha escluso un addio a giugno, Galliani lo venderà al miglior offerente nella speranza di incassare almeno 15 milioni di euro. Destino scritto anche per Gabriel e Niang, di ritorno dal Montpellier, pronti a vivere esperienze meno blasonate in prestito.

(Foto: AcMilan.com)

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