Bravo Allegri, anzi no. Bravo Seedorf, anzi no. Ecco come la critica monta e smonta i (falsi) miti

Piermaurizio Di Rienzo è giornalista professionista dal 2006 e coordinatore dei contenuti di SpazioMilan.it dal 2012. Dopo quasi un decennio di redazioni (Il Giornale, Leggo, Libero, Radio Lombardia e Sole24Ore), si è occupato per oltre due anni della comunicazione di alcune tra le più importanti manifestazioni fieristiche europee prima di intraprendere l’attuale strada di Food&Beverage Manager a Milano. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” ogni domenica su Radio Reporter.

I carri sono fatti per essere guidati. Ma soprattutto per imbarcare gente festante a bordo. In particolare, quando c’è da sorridere e, quindi, fare festa. Spellarsi le mani per applaudire il bravo condottiero è pratica assai comune nel mondo della critica (giornalistica?). Direttamente proporzionale alla gioia di intingere la penna nel veleno quando è meglio allontanarsi dalla nave alla deriva e (perchè no?) provare a dargli una ulteriore spinta nel mare in tempesta.

E’ la parabola di una buona parte della stampa sportiva che prima difende l’operato di Massimiliano Allegri, poi lo tratta da appestato, quindi cavalca il nuovo corso di Clarence Seedorf rimangiandosi anche elogi passati sul predecessore. Poi, però, ci si ritrova in un “limbo”, con l’olandese subito messo in discussione dai risultati. E allora? Diventa difficile difendere quel che nemmeno la proprietà del Milan qualche settimana fa era intenzionata a difendere. Quindi Seedorf va in discussione, diventa uno arrogante, che sbaglia, che non ascolta, che mostra scarsa umiltà. Ma Seedorf mette in fila cinque risultati positivi e tutto torna sereno, a tratti miracoloso. Ci si spende nello snocciolare i meriti per la gestione della difesa, per la disciplina di Balotelli, si sogna il sorpasso sull’Inter, si guarda con ottimismo all’Europa League. E Allegri oggi è sempre più l’appestato.

Per carità, tutto normale in un turbine di notizie, indiscrezioni, spifferi, smentite che ogni giorno costellano il mondo del pallone. La verità, come sempre, sta nel mezzo. E allora come è stato sbagliato addossare ogni colpa ad Allegri e lo era qualche settimana fa puntando il dito contro Seedorf, ora non costruiamo eroi e demoni pericolosi. Un po’ di moderazione farebbe bene a tutti. Proprio tutti.

Twitter: @PierDiRienzo

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