Quando la difesa trae beneficio dal cambio di modulo…

Nelle ultime cinque partite di campionato, il Milan non solo è riuscito a fare punteggio pieno, ma è riuscito anche a blindare una difesa che da inizio stagione era alla ricerca di stabilità e certezze. Già, da quando Clarence Seedorf ha trasformato lo squinternato 4-2-fantasia in un più quadrato 4-4-2 (di stampo comunque offensivo), la retroguardia è stata meglio protetta e si è espressa su buoni livelli, tanto da aver subito un solo gol in cinque gare. Gol che, oltretutto, è maturato a seguito di una sfortunata autorete di Christian Abbiati.

Bisogna inoltre sottolineare che a San Siro il Milan non incassa reti dal 16 marzo, dalla pesante sconfitta contro il Parma, che sembrava aver chiuso le porte a una possibile qualificazione in Europa League. In occasione delle gare interne contro Chievo, Catania e Livorno, infatti, i rossoneri hanno concesso pochissime occasioni, tenendo spesso il pallino del gioco e non correndo grossi rischi. Le tre squadre sfidate a San Siro dopo la normalizzazione tattica attuata dal tecnico olandese non rappresentano corazzate da temere ma, se fossimo andati avanti a predicare un calcio troppo spregiudicato e poco concreto, avrebbero potuto metterci in seria difficoltà e punirci in contropiede. Invece no, nulla di tutto questo.

Bene così, insomma. Nella speranza che la striscia positiva rossonera vada avanti fino al termine della stagione, proseguendo quindi anche in occasione delle prossime due difficili partite, contro la Roma all’Olimpico e in quel derby che non ci vede vincenti dal lontano 6 agosto 2011.

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