Milan e Roma accomunate dallo stesso (proibitivo) obiettivo: cedere una quota di minoranza delle società

Milan e Roma hanno vissuto un’annata che definire agli antipodi potrebbe risultare un eufemismo: i rossoneri hanno profondamente deluso, mentre i giallorossi hanno vissuto un campionato da assoluti protagonisti, battendo ogni record nella storia della Roma, ostacolati solo da un’ancora più grande Juventus.

Eppure i lombardi ed i capitolini hanno un obiettivo in comune: cedere una quota minoritaria delle rispettive società. Per quanto concerne la situazione della Roma, James Pallotta è affiancato da Unicredit, la quale ha ereditato una parte delle quote della società calcistica dalla Banca di Roma; Unicredit deve obbligatoriamente uscire dal business del calcio ed è quindi tale quota che dev’essere ceduta. Diverso il discorso per il Milan: Barbara Berlusconi, amministratrice delegata del club rossonero, ha più volte dichiarato che l’obiettivo è di cercare un socio di minoranza soprattutto in vista della costruzione del nuovo stadio. Stando a quanto riportato dal Sole 24 Ore, l’impresa potrebbe però essere più ardua del previsto. Chi è entrato fin qui nel mondo del calcio l’ha fatto per comandare: esempi lampanti sono Abramovich (Chelsea), Thoir (Inter) e gli sceicchi Al-Khelaifi (Psg) e Al Mubarak (Manchester City). Le speranze di trovare un ricco socio di minoranze disposto a non avere l’ultima parola sulle decisioni del club, pare molto difficile.

Potrebbero però esserci comunque delle speranze. Unicredit ha contattato Chen Feng per la propria quota: il magnate cinese pare avere in ballo con Pallotta alcuni affari immobiliari, tuttavia la trattativa sembra ferma dopo il primo incontro. Anche per il Milan potrebbero esserci delle opportunità, su tutte l’interesse di alcuni tycoon russi amici di Putin.

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