Vittoria e guadagno come uovo e gallina: il paradosso di Lady B.

Ma quale pace fatta! In casa Milan la tranquillità è solo apparente, anche perché ogni qualvolta uno dei due AD apre la bocca ne esce sicuramente qualcosa che potrebbe andare a dar fastidio all’altro. E ieri, nell’intervista rilasciata a Vanity Fair edizione spagnola, Barbara Berlusconi ci ha tenuto a far capire a più persone possibili, ma sostanzialmente ad una sola, che il Milan è un’azienda ancor prima di una squadra, e prima ancora dei risultati sportivi sta il business.

L’importante non è solo vincere titoli, ma anche fare soldi“. Come se, sì, il calcio va giocato, vissuto e le partite vanno vinte, ma in realtà a noi non ce ne frega nulla se poi al bilancio abbiamo un bel segno meno: lì deve esserci solo il più, che si vinca o che si perda. Ancora una volta aspetto commerciale contro aspetto sportivo. Una freccia scoccata per allargare ancora di più la frattura da sempre insanabile che c’è tra Lady B e Adriano Galliani, che incassa senza risposte ma attende la sua prossima uscita per ridare pan per focaccia.

In questa lotta tra giganti c’è comunque qualcuno che ci rimette: e se la squadra comunque può costruirsi il suo futuro, i tifosi sono inermi e stanno a guardare sperando che questi continui scontri non portino a danni irrimediabili. Le parole di Barbara hanno acceso ancor di più gli animi rossoneri, maldisposti a sacrificare le vittorie sul campo per quelle economiche e finanziarie del portafoglio dei Berlusconi. Chi ancora la difende accampa scuse del tipo: “Se prima non si fanno i soldi, non se ne hanno poi da investire“. Certo, ma se non vinci ne fai di meno si potrebbe controbattere, instaurando così un circolo vizioso che ricorda il paradosso dell’uovo e della gallina: viene prima la vittoria o il guadagno?

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