Senza spazio e fiducia. Tutti gli ex intoccabili a rischio, dalla A alla Z

Il cambio di allenatore rivoluziona tutte le scelte di formazione e anche al Milan ci sono stati dei cambiamenti con Clarence Seedorf. Alcuni giocatori si sono rivalutati mentre altri hanno perso il posto di titolarissimi e stanno arrancando per ritagliarsi uno spazio importante con il nuovo tecnico.

Parliamo in particolare di Zapata, Abate e in maniera minore anche di Montolivo. Il difensore colombiano era letteralmente intoccabile con Allegri, nel girone di andata aveva saltato solo una partita per squalifica: al suo fianco giravano tutti ma lui era sempre presente nell’undici di partenza. L’arrivo di Seedorf ha cambiato tutto: Clarence ha subito puntato forte sul nuovo arrivato Rami e gli ha messo al suo fianco prima Bonera e poi ha rispolverato Mexes che ormai è titolare di fianco al suo connazionale. Zapata non ha problemi fisici, non gioca per scelta tecnica e non è neanche la prima riserva. Una situazione immediata e forse inaspettata che potrebbe far vacillare al sua voglia di restare in rossonero.

Discorso un po’ diverso per quanto riguarda Abate, usato con il contagocce dal mister anche perché condizionato da continui problemi fisici. Il terzino è rientrato domenica scorsa contro il Catania ma è anche vero che la squadra con Bonera a destra sembra aver trovato maggior equilibrio e che, quando De Sciglio era disponibile, giocava al posto di Abate a destra. L’ex Toro ha il contratto in scadenza nel 2015, nei giorni scorsi ha parlato con Galliani perché ha paura di perdere il posto ai Mondiali. Lui ha sempre dichiarato di voler restare a Milano e al Milan, è legatissimo a questa maglia e in rosa comunque rimane uno dei migliori esterni.

E infine ecco capitan Montolivo, forse il meno a ‘rischio’ dei tre. Il 18 rossonero si è fatto male il mese scorso e ha saltato gli ottavi di Champions per squalifica. Sembrava un po’ finito nel dimenticatoio, in realtà la rete decisiva e la splendida prova di domenica hanno rialzato le sue quotazioni. Seedorf lo vede nei due mediani davanti alla difesa, lui vorrebbe più libertà e da domenica sera è viva anche l’indiscrezione dell’imposizione societaria per farlo giocare, discorso che abbiamo già ampiamente trattato. Il tecnico ha negato dicendo che solo lui fa la formazione, ma il sasso ormai è stato tirato, con annessi e connessi.

Tre casi diversi, tre situazioni da monitorare perché da giugno saranno tutti sotto esame e saranno tutti in discussione: anche chi fino a qualche mese fa pensava di poter dormire sonni tranquilli.

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