Aldo Serena: “Balo non ha ancora capito che…”

Mario Balotelli rimane nell’occhio del ciclone. Ai microfoni di Tuttosport, anche l’ex giocatore Aldo Serena ha analizzato l’ultima performance e i recenti atteggiamenti del centravanti rossonero: “Contro la Roma, secondo me, è stato condizionato dal pubblico: lo beccavano in continuazione e lui si è innervosito. Di fatto, Balotelli ha giocato poco: non si è mosso bene e ha toccato pochi palloni. Inoltre, è apparso molto teso: quando entrava in contatto con gli avversari, si buttava per terra. Direi che la sua è stata una prestazione negativa“.

Sulla reazione di Mario alla sostituzione: “Se una persona è tranquilla e in armonia con l’ambiente e con i compagni, è più facile che non accadano queste cose. Poi, in settimana c’è stato anche l’episodio con i poliziotti, a Brescia. Credo che queste siano situazioni che, in qualche modo, incidono”. E ancora: “Se a una persona piace fare la star, deve sapere convivere con onori e oneri. Secondo me, Mario non ha ancora compreso tutto questo. Invece, deve capirlo al più presto: se vuole vivere con un profilo basso, deve avere un atteggiamento basso“. Sulle discussioni successive alla partita: “E’ tutto consequenziale. Balotelli percepisce il mondo come un nemico. Invece di chiedere come mai alcune cose accadano sempre a lui, dovrebbe farsi un esame di coscienza“.

Sulla possibilità che Balotelli possa diventare un top player: A fine carriera potremo dire chi è stato Balotelli, se un top player, un giocatore normale, una promessa mancata o un campione del mondo. Lui deve gestire il suo futuro. Ha fisico, tecnica e potenza: ha le qualità per essere un grande giocatore, ma è lui che deve dimostrarlo gara dopo gara“. Sulla sua utilità al Milan: “Su Balotelli c’è sempre un punto di domanda. Ci si chiede sempre che tipo di atteggiamento avrà“. In merito alla possibilità di una convocazione per il Mondiale: “Io non lo caricherei di tutta questa pressione. Un giocatore aiuta una squadra a vincere, ma ha comunque bisogno dell’aiuto di tutti i suoi compagni. Poi c’è sempre un ricambio in panchina“.

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