Arcore: nel menù di Inzaghi Milan made in Italy, ma Balotelli rischia

Arcore, atto secondo. L’appuntamento è fissato per stasera, quando Adriano Galliani e Filippo Inzaghi incontreranno Silvio Berlusconi per la seconda volta in meno di una settimana. SuperPippo rispetto a lunedì scorso non sarà più costretto a passare “inosservato” (era quasi sdraiato sul sedile posteriore dell’auto dell’AD), ma andrà a casa del Presidente del Milan per presentargli il suo menù rossonero, con sincerità e decisione.

Si parlerà quasi solo di mercato. Le certezze, spiega stamane La Gazzetta dello Sport, si chiamano Abbiati, De Sciglio, Abate, Montolivo, Poli, Pazzini ed El Shaarawy. I due terzini saranno basilari, la mezz’ala ex Inter agirà stabilmente in mediana: soprattutto, Inzaghi vuole (ri)costruire uno spogliatoio italiano. Quasi il contrario di Seedorf, insomma. Kakà e Honda dovrebbero rimanere senza grossi problemi, il Faraone sarà un simbolo essenziale. In questo senso, Matri rimarrà, Paloschi potrebbe tornare e Paletta arrivare. Non ci saranno spese folli, il bilancio (più o meno) sano è una priorità, e diverse cessioni saranno necessarie e qualcuna anche illustre: Balotelli è in bilico, l’addio dopo un buon Mondiale sembra sempre meno scontato, Robinho, Essien ed Emanuelson sono con le valigie in mano; più una serie massiccia di esuberi.

Ma come sarà composto il nuovo staff? Mauro Tassotti settimana prossima incontrerà Galliani per rinnovare il contratto in scadenza, Fulvio Fiorin diventerà responsabile degli osservatori, Stefano Nava, invece, continuerà a lavorare con il promosso Brocchi in Primavera, curando poi anche la fase difensiva della Berretti, mentre Billy Costacurta seguirà un percorso di aggiornamento professionale per poi ripresentarsi eventualmente come possibile tecnico del settore giovanile rossonero.

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