Arcore: Berlusconi (forse) caccia Seedorf. Ecco il piano per Spalletti

Le parole di Silvio Berlusconi su Seedorf hanno il sapore di addio, impossibile negarlo. Un intervento pubblico ed ufficiale, dopo (troppi) prolungati silenzi, nella quale non c’è la traccia nemmeno di una minima difesa verso l’olandese, se non un distaccato “ha un contratto di due anni”, ma anzi palesando come la decisione, che “verrà presa, insieme, solo a fine campionato“, è solo in attesa dell’uso.

Ci pensa Tuttosport, stamane, ha spazzare via qualsiasi dubbio, svelando questo retroscena: lunedì scorso Berlusconi ha ospitato ad Arcore una delegazione di politici ed imprenditori brianzoli, lasciadosi sfuggire la sentenza. “Lo caccio“, avrebbe detto il Presidente. Non solo, adesso si prova anche ad ipotizzare la data dell’esonero: dopo il 25 maggio, conclusa la stagione, inaugurata Casa Milan e passate le elezioni. Non c’è margine di ripensamento né di trattativa, neanche la qualificazione in Europa sposterà gli equilibri. Berlusconi, da tempo, ha maturato di mandare via Seedorf, per cause per lo più ancora misteriose. Sì, per la gestione dello spogliatoio ma anche per motivi tattici, soprattutto dopo la creazione del famoso dossier, presentato da dirigenza e giocatori quasi due mesi fa. E’ per questo che il rischio di una battaglia legale è ormai quasi sicuro, visto che il Milan vorrebbe licenziare Seedorf per “giusta causa”, evitando così di pagargli il ricco ingaggio previsto (2.5 milioni), fino al 2016.

Milioni che servirebbero, sottolinea La Gazzetta dello Sport, per fiondarsi su Luciano Spalletti, in netta risalita per la panchina dell’anno prossimo. L’allenatore ex Zenit ha ancora un anno di contratto dal valore di 4 milioni di euro, ma potrebbe accordarsi per una buonuscita meno onerosa, circa la metà, e quindi accordarsi con i rossoneri senza chiedere cifre folli. Inzaghi (colpisce ma non stupisce la visita degli italiani ieri al “Vismara”, ad osservare la sua Primavera) è il prescelto di Galliani, Donadoni garantirebbe una rivoluzione “morbida”, Montella (il prescelto di Berlusconi) è disposto ad ascoltare ed accettare altre richieste. Candidature vere e serie, ma ad oggi sembra Spalletti al comando.

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