Kakà senza Mondiale: accelerata verso l’addio o assist per restare?

Ancora due settimane, poi sulla Serie A e sulla stagione rossonera calerà il sipario. Ma una domanda che gira da qualche tempo è: calerà il sipario anche sulla storia di Kakà al Milan? Un girone fa, contro l’Atalanta, prossimo avversario del Diavolo, il brasiliano faceva battere più del solito il cuore dei tifosi, siglando i gol numero 100 e 101 nel club milanista. Ora però, le voci sul futuro incombono.

Kakà ha ritirato, due giorni fa, il premio Gentleman 2014, giunto alla 19esima edizione. Campione di lealtà e sportività, il numero 22 ha battuto la concorrenza di Di Natale e Pirlo. Ha lasciato alcune dichiarazioni, esprimendo ovviamente la felicità per il riconoscimento; alla domanda sulla mancata convocazione Mondiale, ha risposto: “Mi dispiace, ma non sono triste perché ho fatto tutto quello che potevo. Scolari ha fatto le sue scelte ed è sempre stato coerente”. E sul futuro? “Io sono felice qui, ho ancora un anno di contratto con il Milan”. Già: nonostante i risultati poco felici della squadra, Kakà ha ricevuto tanto affetto dall’ambiente, ha ritrovato quel sorriso e quella voglia di giocare che mancava a Madrid; ma soprattutto, ha indossato i panni del leader, un vero leader all’interno dello spogliatoio. E allora perché non continuare ancora? La prossima stagione, con o senza Europa, probabilmente con molti nuovi arrivi, sarà giocoforza fondamentale per il futuro del Milan, e servirà gente con un carisma.. alla Kakà.

Il futuro però non è scritto. Dall’altra parte dell’Oceano Atlantico c’è chi vorrebbe a tutti i costi il Ricky rossonero. Le voci, nei mesi precedenti, vedevano l’Orlando City molto interessato al brasiliano. Ed aspetti come il provare una nuova esperienza, la famiglia e la fine di una carriera che non sembra così lontana, potrebbero portare a decisioni diverse, quelle di un addio anticipato ad una squadra ed a tifosi che lo hanno tanto amato, e che lo amano ancora.

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