Leonardo, la giustizia ordinaria dà l’ok. Sarà ancora Psg

Leonardo 2, il ritorno. No, non a Milano, qualsiasi sponda del Naviglio decidiate di adottare per l’ambientazione del set. A Parigi. Sarà ancora nella “Ville Lumiere” il futuro, storicamente sempre molto incerto e tortuoso ma mai banale, dell’ex giocatore e allenatore, ora dirigente sportivo brasiliano. La miniera d’oro chiamata Paris Saint Germain, sua squadra anche da calciatore, durante l’anno di assenza dalle scene, a Leonardo la scrivania l’ha tenuta sempre lì, pronta ad essere di nuovo occupata dall’uomo che pochi scrupoli, dopo tredici anni di Milan, si fece a passare sulla panchina nerazzurra.

Ma ricostruiamo la vicenda giudiziaria che ha portato all’allontanamento di Leonardo dalle funzioni di dirigente per il Psg la scorsa stagione, in occasione dell’aggressione all’arbitro avvenuta nella partita disputata dai parigini contro il Valenciennes. 14 mesi di stop furono decisi dalla Federazione francese ma recentemente il Consiglio di Stato con una sentenza di fine aprile ha accolto il ricorso presentato dai legali di Leonardo e la Fifa, recepita la sentenza della giustizia ordinaria francese, ha disposto l’immediato reintegro di Leonardo all’interno del mondo del calcio. L’ultimo step mancante sarà la sentenza del 30 maggio del massimo organo di giustizia amministrativa francese che dovrà ratificare la sentenza del Consiglio di Stato e così certificare ufficialmente la chiusura della vicenda.

Leonardo dopo la squalifica si dimise dalle sue funzioni, ma il presidente del club parigino Al-Khelaifi, dopo il passo indietro del brasiliano, ha tenuto sempre vivi i contatti. Manca solo il lasciapassare della giustizia francese e poi, dopo un anno di assenza e due di lavoro, al Psg l’area sportiva sarà di nuovo di competenza di Leonardo.

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