Petagna: “Anno positivo, con la Primavera gioie e dolori. Sogno di rimanere al Milan, ma solo se…”

Queste le dichiarazioni rilasciate da Andrea Petagna in esclusiva a Milan Channel, da Milanello.

Primavera? C’è tanta amarezza per non essere arrivati alle finali scudetto, ci credevamo davvero: l’Udinese si è dimostrato un avversario tosto, è scesa in campo con l’atteggiamento giusto e soprattutto con diversi giocatori di grande livello. Ma il vero rammarico è non aver vinto con 2 gol di scarto contro l’Atalanta al Vismara, non era affatto impossibile. Ci riproveranno l’anno prossimo. E’ mancata la convizione, c’era fin troppa stanchezza dopo le fatiche spese in Youth League ed a Viareggio. Non dimentichiamo il numero esagerato di infortuni, difficile chiedere brillantezza. La mia stagione è stata abbastanza positiva: ho avuto 5 allenatori diversi (Delio Rossi, Inzaghi, Mijailovic, Allegri, Seedorf), è stato strano ma anche una bella esperienza, tra Sampdporia, Primavera Milan e Prima Squadra Milan. 10 presenze al mio primo anno di Serie A, un buon numero: felice del mio Viareggio, magari qualche infortunio in meno sarebbe stato meglio. La gioia più bella dell’anno è stato l’esordio a San Siro contro il Verona a Verona, poi anche il gol in finale alla Viareggio Cup che ricorderò per tutta la vita”.

E ancora: “Dopo l’Atalanta c’è dispiacere, rimanere fuori dall’Europa non è una cosa da poco: ci speriamo ancora, anche se non dipendere da noi. Ma non è ancora tutto deciso. Galliani ci ha chiesto di mettere tutto in campo contro il Sassuolo, è ancora tutto in ballo e lavoreremo in settimana come sempre per fare il massimo. Il Sassuolo non è da sottovalutare, è un’ottima squadra, con un attacco giovane e forte: bisognerà prepararla al meglio, se giochiamo come sappiamo ce la possiamo fare. Mastour? Lo abbiamo accolto bene, con un applauso di incoraggiamento: non è facile vivere momenti così, lo so sulla mia pelle, in bocca al lupo. Futuro? Il mio sogno è di giocare nel Milan, ma se non ci sarà la possibilità valuteremo insieme alla società e vedremo cosa fare”.

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